Le stampe d’arte di Lorenzo Riva
In chiusura della prima giornata di Milano Moda Donna, Lorenzo Riva porta in passerella l’arte di Mimmo Rotella, nella sala dell’Hotel Boscolo di Milano. Se la vicinanza alla passerrella permette al pubblico di apprezzare la sartorialità e lo stile che da sempre caratterizza la maison, la scelta della sala – con soffitto nero e lunghe torie di luci che si riflettono su un pavimento ugualmente nero – penalizza il lavoro dei fotografi.
Lorenzo Riva dedica la prima parte della collezione – la più interessante in quanto a novità – a Mimmo Rotella, artista di origine calabrese, che componeva le sue opere ispirandosi al collage dei cubisti, con i manifesti pubblicitari strappati per strada e incollati su tela.
La Fondazione Rotella ha concesso a Lorenzo Riva di usare alcune opere dell’artista come stampe dei tessuti. Ecco allora che su jersey delicati di t-shirt, miniabiti e abiti fascianti da giorno e da sera sono riprodotte, declinate in diverso colore, alcune opere dell’artista. Spicca tra tutti per il ripetuto utilizzo la “Statua della libertà” e poi il famoso “Ercole”, strappato al manifesto pubblicitario di un film: anche una modella ripete il gesto dell’artista e strappa il manifesto di un’opera di Rotella che forma lo sfondo della passerella della sala nera del Boscolo. Altre citazioni pittoriche di questa parte del tema della collezione si ritrovano su abiti cocktail in soffuse fantasie astratte dai toni molto delicati.
Dopo questa performance, la collezione ci rimette sui tradizionali binari della sapiente e sperimentata eleganza di Lorenzo Riva, con qualche concessione a novità come l’utilizzo di lunghe zip al posto delle cuciture, sui fianchi o sulle maniche. Ma anche reminiscenze anni Sessanta, in abitini dalla vita bassa, corpino liscio, scollatura alta; taglio vita appoggiato sui fianchi e leggera arricciatura. Profili scultorei per l’abito color cipria. La superficie increspata del tubino crea movimento, rendendolo ancora più particolare e raffinato.
I materiali vanno dal sangallo al cotone goffrato, dal piquet al ciré, dalla nappa alla renna ultralight, colorate, per giacchine. I colori: rosa, cipria come nel raffinato abito tubino con profili scultura sui fianchi e tessuto increspato, turchese, beige anche su bianco, bianco, blu melanzana e stampe leggere a pennellate o stampe riquadri.
A chiusura – come da tradizione – la sposa Riva. Questa volta in corto. Corpino con taglio vita poggiato sui fianchi, con intarsi di pizzo; roselline a decorare il fondo gonna in pizzo e tulle.