L’eleganza delle star del Festival di Venezia
Il Festival di Venezia, nella sua 67° edizione si presta ad un serio commento sulle scelte delle celebrties.
La stella del momento sembra essere Natalie Portman, protagonista di The Black Swan, film in concorso di Darren Aronofski.
Non abbiamo visionato il film e quindi non possiamo dare nessun giudizio sul contenuto, sulle scene che già stanno facendo parlare i rotocalchi del mondo intero e neppure sulle capacità interpretative della bella attrice.
Ma andiamo all’abito. Rosso rubino, dal tessuto leggero ed impalpabile firmato Rodarte. Per chi non conoscesse la griffe, si tratta delle due sorelle Kate e Laura Mulleavy che già in altre occasioni hanno vestito stelle del cinema internazionale. Come accessorio una pochette Dior.
L’abito si adatta alla bellezza della star, una bellezza complessa come è complessa la costruzione dell’abito; i tagli della gonna che scoprono le gambe fanno pensare alla sensualità della protagonista del film. Nell’insieme l’abito non è bello, anche se donante; troppo ridondante nella costruzione, corpino e drappeggi sui fianchi; ed inoltre avremmo preferito un colore diverso dal rosso dal momento che andava portato su un red carpet.
Alberta Ferretti firma vari abiti tutti molto belli. Particolarmente apprezzabili quello di Isabella Ragonese, madrina del Festival in bianco nero: magistrale la romantica e voluminosa gonna nera di tulle che si intravede ampliamente grazie al bel drappeggio sul fianco della sopragonna bianca che costruisce anche il corpino.
Altri abiti dell’attrice palermitana da mattino sono: un delizioso abito bianco senza maniche che porta con eleganti ballerine Ferragamo, e un completo con gonna tubino a vita molto alta, camicia bianca con cravatta nera a contrasto e decolleté neri a tacco alto, ambedue a firma Moschino.
Sempre di Alberta Ferretti l’abito nero lungo decorato con piume sui fianchi e sul corpino della modella ed attrice Elisa Sednaoui. Bello anche l’abito corto blu/nero corpino e spalle in scaglie di pelle, gonna scivolata in chiffon, sandali trendy con zeppa di gran classe. Meno interessante, eccessivamente semplice e poco personalizzato l’abito indossato dall’attrice alla prima di Machete.
Philosophy di Alberta Ferretti per Violante Placido in un corto ed etereo abito di chiffon dal delicatissimo color grigio e di ispirazione Liberty sfoggiato in uno degli eventi del Festival. Piccole maniche a sbuffo, lungo corpino ricamato con applicazioni di cristalli, gonna con orlo asimmetrico e pieghe sciolte. Sandali tacco alto colore metallo come la pochette piccolissima e rigida.
Di cattivo gusto invece l’abito di Moschino Cheap and Chic sfoggiato dall’attrice in altra occasione. Pizzo nero su tessuto giallo, pochette grande gialla.
Decisamente brutto, l’abito Blumarine di Eliana Miglio. Fitto drappeggio per un abito corto rosa carne, decorato con mastro di pietre multicolori; dall’orlo parte un leggero strascico; a vista una lunga zip nera sul fianco. Sandali e pochette argento.