L’eleganza misurata di Ian Hylton per Ports 1961
Ecco finalmente una autentica novità.
Ian Hylton ha preparato per Ports 1961 una collazione veramente ammirevole, moderna e sofisticata e, sembra quasi strano dirlo dato che parliamo di collezioni a/i uomo, molto maschile. Abbiamo detto moderna, ma aggiungiamo assolutamente classica se con tale termine si intende elegante, misurata, equilibrata.
Ne risulta l’immagine maschile di un uomo che non ama apparire, o meglio non mostra l’apparenza di sé, ma la sostanza: mascolinità, razionalità, affidabilità, serietà. Ma ciò non toglie che non sia un uomo del suo tempo, giovane tanto da amare forme moderne, geometriche dai tagli netti, ma già più inserito nel sociale da preferire in altre occasioni completi più sagomati.
Una collezione con interiorità, con anima, espressione di un buon lavoro del designer Ian Hylton e del direttore creativo Fiona Cibani anche co-fondatore del marchio a Xiamen 1994 dopo il fallimento dell’azienda fondata nel 1961 in Canada.
Ian Hylton sceglie volumi ampli per capospalla da giorno e da sera; volumi accentuati specialmente per le spalle e le maniche a chimono. Modernissimo il soprabito nero, maniche con grande risvolto da portare su un completo da sera, camicia bianca colletto piccolissimo naturalmente senza cravatta; o sempre per la sera su un “sottogiacca” a V agnello Swakara.
Per il giorno tanto il capospalla che il completo sono di linea sagomata; bello il pantalone dalla cintura alta che accompagna la figura nel punto vita; quelli più formali hanno anche doppio petto e si concedono il gilet con camicia rigorosamente bianca e cravatta. I colori sono grigi dalle tonalità più chiare al carbone, blu, cammello, cioccolata tortora. Geometriche più decise nei capi meno formali: uno squadrato modernissimo montgomery; il cappotto in pelle nera, giacconi dal collo alto e spalline acquistano un’ aria vagamente militare che non ne diminuisce l’eleganza. La camicia talvolta è sostituita da maglieria dal filato finissimo.
Negli accessori spiccano il borsone da viaggio, le scarpe, i guanti sempre presenti, anche nelle uscite più giovanili.
Una bella collezione che avrebbe meritato maggiore attenzione perché è tra quelle che meglio hanno saputo coniugare modernità e stile; semplicità e discrezione coniugate con preziosità dei materiali: cachemir , Swakara, zibellino, e bei tessuti di lavorazione italiana e inglese