L’estate in un braccialetto
“Oh estate abbondante, carro di mele mature, bocca di fragola in mezzo al verde, labbra di susina selvatica…” cantava il grande poeta cileno Pablo Neruda regalandoci l’ampia tavolozza di colori della bella stagione. Colori che ritroviamo all’ennesima potenza nei braccialetti iridati di cui ci copriremo le braccia in spiaggia, in città, in ufficio, e che si confermano il vero must-have di questo tempo.
I trend che si delineano sono essenzialmente due: da una parte tanti fili allegri in filo o stoffa, talvolta pelle, magari con qualche piccolo charm e vivacizzati da strass, perline luccicanti, argentate o variopinte. Irrilevante l’accostamento armonico delle tinte: più ce ne sono meglio è e meglio ancora se stridono con il resto dell’abbigliamento (così vuole la moda imperante). Del resto, gli stessi stilisti d’alta moda hanno “sdoganato” in modo palese gli skinny bangle, bracciali rigidi sottili da indossare a iosa per un effetto bling-bling, nonché i friendship bracelet in tessuto, cuoio o catenine sottili con cuori, lucchetti, simboli dell’amicizia e scritte positive life. Prada propone anche degli articoli in tessuto elastico e Tommy Hilfiger gli intrecciati in corda sportiva. Comunque la vittoria per il modello più cool della stagione se lo aggiudica anche quest’anno, secondo noi, il romantico modello in pizzo macramè, dal sapore un po’ antico, che ogni donna volendo può creare da sé. Si tratta di una tecnica tornata in auge dopo anni entrando nella sfera della bigiotteria, a suo tempo nata per realizzare pizzi che ornavano la biancheria domestica.
Dall’altro lato, a far tendenza sono i bracciali over-size, etnici o comunque vintage, singoli o “conviventi” sul medesimo avambraccio. L’importante è che risultino appariscenti e attirino l’attenzione; il che è garantito quando a brillare su di essi sono i cristalli Swarovski o un metallo prezioso in grado di esaltare al massimo l’abbronzatura. In effetti nelle ultime sfilate P/E si sono visti parecchi bracciali a fascia alta, inflessibili, di forme plastiche, caratterizzati da colori primari, con l’oro protagonista e lo smalto in nuance pastello.
Infine, proponiamo una novità assoluta per quest’anno, scaturita da un progetto davvero originale del vulcanico designer tarantino Cosimo Vinci, il quale ha ideato My Status®,un braccialetto ispirato agli stati d’animo di chi lo indossa, declinati in 31 parole. Si tratta di un oggetto che ambisce non solo ad ornare in modo leggero e pratico, ma a diventare uno stile di vita improntato al dialogo interiore ed espresso da un chiaro messaggio: “Scopri te stesso, esterna i tuoi sentimenti e vivi meglio”. In sostanza, My Status® si propone come un bracciale-targa su cui sono incisi i noti status dei social networks. Realizzato con le stringhe e i particolari tecnici del mondo dello sport, My Status® ha “tifato” per i calciatori italiani nel campionato del mondo in Brasile, proponendo in edizione speciale 5 bracciali “Country”.
Il medesimo Cosimo Vinci, art director, ci ha spiegato: “E’ prevista la blogterapia di My Status®. Se scrivere delle proprie emozioni negative può fare bene, scrivere in un blog è più efficace. E’ quanto dimostrato da una ricerca svolta dall’University of Haifa in Israele, dove un gruppo di studiosi ha dimostrato i benefici che derivano dalla scrittura negli adolescenti. Questo perché scrivere in un blog permette di fare il salto dal confronto con se stessi al confronto con il mondo esterno. La maggior parte delle persone, infatti, hanno paura di esprimere le proprie debolezze, essere giudicate e non amate, mentre sembrerebbe che questa paura non si manifesti o comunque si manifesti di meno quando ci si confronta con gli estranei. Di conseguenza, scrivere nel blog My Status® del proprio dolore o della propria rabbia può portare ad un sostegno da parte di altri che leggono e commentano: un punto di vista e nuove soluzioni alle quali spesso chi scrive per sé non riesce ad arrivare in quanto vive all’interno del problema stesso”.
Bello e terapeutico! Cosa chiedere di più ad un bijou?
Che sia una felice estate per tutti, quella stagione di gloria che – come verseggia con la solita grazia Emily Dickinson – “ripiegherà il suo miracolo / come le donne / ripiegano / le loro gonne”