L’ironia di Frankie Morello
Ognuno affronta le situazioni a modo suo.
Lo scaccia pensieri per buttarsi alle spalle i problemi per Maurizio Modica e Pierfrancesco Gigliotti del marchio Frankie Morello è l’ironia. Tutta riversata nella rappresentazione di una cerimonia nuziale dove il bon ton di oggi gioca a rincorrere il gusto un po’ retrò degli anni ’60. Una collezione quindi di soli abiti da cerimonia, quasi a voler sfidare la haute couture.
Ma la vera sfida è stata quella delle modelle che, su scarpe scomodissime, hanno affrontato con garbo e con coraggio il pericolo della passerella e dei quattro strettissimi gradini che dalla cappella nuziale (resa per altro con rispetto) portavano verso la pedana. L’attenzione era troppo intensamente concentrata sul problema scarpe per riuscire a dare quell’ interpretazione ironica alla messa in scena della collezione, che era evidentemente nell’intento degli stilisti e del regista.
Viene da chiedersi. Le modelle sono assicurate contro le cadute “dalle scarpe”????
Una collezione che si presenta con elementi sartoriali di bon ton. Capi di tessuti preziosi iridescenti che sfumano dal rosa al verde, robemanteau rosa sdrammatizzato da un borsetta a forma di globo; soprabito chimono nero decorato da due pannelli rosa; abiti, gonne pantaloni e camicie rosa o nere e nella versione rosa/nero.
Poi elementi sartoriali per costruire volumi. Sorprendenti spalline a vista, tante applicazioni e volute e intrecci e sovrapposizioni di nastri, in un gioco di origami quasi eccessivo ed applicazioni di fiori sugli abiti, pantaloni e camicie non sempre ben riuscite.
Eccessive sono parse alcune gonne da paragonarsi a mongolfiere, importabili, ma interessante il gioco di tessuti per costruirle e il contrasto a scacchi rosa e nero che si crea. Come interessante, perché in maglia (la forma è stata già sperimentata da Fausto Sarli per Altaroma a luglio del 2008) è parsa la cappa rosa che forma un cerchio perfetto.
Una collezione che se si fa apprezzare per le forme ricercate, e che gioca come già detto su tanti elementi ironici.
Il gioco dei tagli e volumi della gonna e della giacca tanto da dare l’impressione che le invitate abbiano scelto eleganti giacche tight nere foderate in rosa, mentre si tratta di un effetto ottico che si crea con un pannello tagliato a coda di rondine, fermato sull’orlo della gonna e foderato a contrasto. La torta nuziale stampata su un golfino, corredata di fiori e figurine degli sposi in alto. Gli accessori, la borsetta a globo, i bracciali e le cinture a gorgiera, accanto alle tradizionali perle, cascate di frange di perle che decorano il collo delle invitate. E per finire il sorprendente abito da sposa che ha abbandonato il tradizionale bianco per trasformarsi in abito arlecchino, costruito con nastri colorati che si intrecciano.
Quindi forme ricercate, smorzate nella loro importanza dall’ ironia che da sempre anima le collezioni Frankie Morello, che se pur divertono, non sempre convincono.