Lo stile Op-Art di Sarli
La superba cornice di Piazza del Campidoglio ha accolto la fall/winter collection 2011/12 della maison Sarli. La collezione di Alta Moda presentata da Carlo Alberto Terranova e Rocco Palermo, eredi creativi di Fausto Sarli scomparso lo scorso dicembre, è prevalentemente black’n white; tra Art Dèco e Op-Art trionfano i motivi optical e geometrici come scacchi, onde, losanghe e spirali. L’eleganza è sovrana e la grande tradizione sartoriale della maison non viene tradita, fra volute e volteggi in tessuto, motivi circolari che caratterizzano i colli e le cappe, geometrismi associati a silhouette essenziali. Gli effetti grafici giocano con la logica del contrasto, suggerendo attraverso una costante tensione cromatica effetti 3D. Le opere di Vasarely, Riley, Mackintosh ed Eileen Gray si proiettano all-over in ricami psichedelici, garantendo un impatto visivo di sicuro effetto. L’uso delle paillettes accentua ulteriormente la percezione ingannevole dell’occhio, il senso illusorio di profondità, la tensione cromatica, l’impressione che le immagini riprodotte sui capi siano vibranti e mutevoli.
Le 38 creazioni che hanno sfilato attorno alla statua di Marco Aurelio e fra più di seicento invitati, seguono la tradizione, associando un forte bisogno di contemporaneità, sono chic eppure sensuali. Mini dress e tailleurs con giacche-mantella si alternano a pantaloni affusolati. I colli importanti delle giacche cedono il passo negli abiti, a soluzioni asimmetriche e tagli monospalla. La schiena a volte è scoperta, ma sempre con garbo. Sfila l’abito corto a pois neri su fondo bianco che sembra un doppio ventaglio. Sfila un omaggio al Maestro, una cappa tonda e double in bianco ed in nero, un classico di Fausto Sarli del 1987. Gli abiti da sera lunghi e con coda fasciano donne algide e fiere, particolarmente bello è l’abito fucsia con doppio pannello che forma un piccolo strascico. Sul finale della sfilata appare il blu elettrico, creazioni in gazaar di seta pura si colorano di rosa antico e di viola, fra elementi ad onda e volute, gli abiti divengono scultura. Nella medesima logica si inquadra la sposa, la prima creazione a cui Fausto Sarli pensava ad inizio stagione, un tripudio di mikado bianco e virtuosismi scultorei, con corpino rigido a pieghe, strascico e doppio effetto a spirale sulla gonna. L’abito è stato indossato dalla top model russa Daria Strokous interprete del film “Contagious” di Steven Soderbergh che uscirà a breve nelle sale e che include nel cast Matt Damon, Jude Law e Kate Winslet.