Lorenzo Riva tra il prêt-à-porter e la demi couture
Gioielli, stampe, colori: tre must che definiscono una gradevolissima sfilata P/E 2013 a firma Lorenzo Riva dove il prêt-à-porter confina con una demi couture.
Coerente e di facile lettura, la collezione rivela senza dubbi le capacità del Maestro di vestire in modo misurato, elegante, sensuale una donna moderna – l’ha immaginata viaggiatrice e capace di vestire i panni di una principessa berbera – che attinge comunque a culture diverse ed anni passati – mitici 50/60 – per attingere quella eleganza senza tempo e senza localizzazione geografica che può regalare una femminilità gentile, garbata e raffinata.
Varietà di linee: scivolata, fluttuante, a corolla, accostata, fasciante, a sirena, a palloncino. Richiamano l’attenzione le stampe su georgette a righe multicolore dell’inizio della sfilata che riassumono la paletta di tutta la collezione: verde smeraldo, fuxia, blu, avorio; nella seconda parte della sfilata le righe ritornano nella successione di colori marrone, celeste, blu, verde acqua bianco. Si susseguono così una serie di capi a righe che variamente alternate moltiplicano i giochi del colore, in abiti monospalla, caftani, pantaloni bombati al fondo portati con giacca bianca e abiti lunghi dalla gonna plissettata, poi le righe diventano adorno, una cintura ed il nastro a sostegno del top, e rimangono incastonate nelle perle dei grandi orecchini a cerchio. Le righe vengono sostituite da stampe di fiori e farfalle, in una giacca sahariana su short molto “pudichi” – lo stilista ha abolito il cortissimo, le gonne sono rigorosamente al ginocchio -; gonna drappeggiata su camicia bianca monospalla; abito anni ’60. Anche in questo caso la stampa diventa fusciacca sugli short fuxia completati da un soprabito di bouclé di cotone con cordoni applicati che formano arabeschi. Ritorna il bouclé in abiti e gonne e in composizione con tessuto leggero come nell’abito da mezza sera adorno in vita con una vistoso fiore di stoffa. Nella serie del bianco nero, abiti con pannelli o righe nei due colori, un pannello trasversale di pois bianco/nero, fermato in vita, arricchisce un semplice tubino nero. La sera è giocata sui colori del verde e del fuxia, in tessuti leggeri come la crepe de chine per abiti corti, o più corposi come gli ottoman nei pantaloni stretti con giacche lunghe, nell’abito palloncino e nel due pezzi gonna e casacca, ancora stampe geometriche su garze. Abiti lunghi in chiffon color cedro, fuxia e verde drappeggiati per le sere importanti. Chiusura come da tradizione con un abito da sposa. Parole a parte vanno spese per i gioielli dal forte sapore berbero realizzati da Barbara Cardamone a partire da pezzi originali del nord Africa, importanti e arricchiti di argento, agate, quarzi che accompagnano senza stonature la semplicità delle creazioni di Lorenzo Riva