Lorenzo Riva si confronta con la Spagna
C’è un po’ di Spagna, della Spagna preziosa e seduttrice, nella sua collezione; della Spagna espressa dal grande Balenciaga.
Molti gli ondeggiamenti degli abiti, le gonne a palloncino, a doppia addirittura tripla balza. Sembra di vivere in un’altra cultura, più ricca, dove la linea sobria è bandita. Anche per i più classici tailleur tanti ondeggiamenti, ruches e piccole balze
Siamo nella capitale, nel cinquecentesco Palazzo Valentini, e Lorenzo Riva comincia la sua sfilata con un omaggio alla Spagna. Due ballerini, lei vestita di rosso, lui di nero, abiti attilati semplicissimi, ballano sulle note della Carmen di Bizet, introducendo tutto il calore e la ricchezza della collezione autunno inverno 2007, degna dell’Alta Moda.
E’ un omaggio allo stilista spagnolo Balenciaga, che ha portato l’arte dei grandi pittori spagnoli nella sua moda.
Anche Riva, che ha tra le sue clienti mezza aristocrazia romana, tutta lì davanti, in prima fila, a godersi lo spettacolo, presenta abiti molto femminili, impreziositi da gioielli, borse, pochette di coccodrillo e collane da mille e una notte.
C’è un po’ di Spagna, della Spagna preziosa e seduttrice, nella sua collezione. E il romanticismo e la femminilità, tipiche sue, di donne dal fascino ammaliante, senz’altro dive, fanno presa sul pubblico.
Molti gli ondeggiamenti degli abiti, le gonne a palloncino, a più riprese, a doppia, o tripla balza. Sembra di vivere in un’altra cultura, dove la linea sobria è bandita. Anche per i più classici tailleur, che sfilano per primi, c’è una sorta di magia. Tante balze, ruches, linea sempre in movimento tanto nella giacca quanto nella gonna, molto studiata, dal tessuto broccato, alle linee circolari.
L’azzurro è il colore preferito dello stilista, e si vede. Un tajlleurino azzurro brillante bellissimo con tanto di ruches. Altre volte è abbinato al marrone. I tessuti sono ricercatissimi: organze, taffettà, sete, chiffon. Oltre all’azzurro, il verde, il viola, il giallo.
E poi bianco e nero. Fiocchettini in vita, a mo’ di cintura sempre.
Dopo i tailleur e abiti al ginocchio in tessuto broccato, strizzati in vita, boustier, è la volta degli abiti lunghi, più barocchi del solito, più gonfi, più spagnoleggianti. Anche abiti dalle linee più semplici, impreziositi da perline e paillettes, con spacco centrale.
Si nota tutto lo sforzo di rendere omaggio a Balenciaga. Anche il nero con perline, adornato sul petto, e con fiocco gigante sulla schiena. Un abito nero, che segna la silhouette, più dritto degli altri, ha come prolungamento un velo, lunghe strisce di chiffon sulle spalle, per rendere più interessante il lungo e gonfiarlo di bellezza. Fiumi di stoffe bellissime e colori brillanti, resi ancora più interessanti dalle decorazioni.
Conclude la sfilata un bellissimo abito da sposa, bianco, gonne sovrapposte a palloncino, doppia balza e velo tipico spagnolo, di pizzo, la mantilla. Riva è elegantissimo, con completo grigio scuro, camicia bianca, e cravatta nera. Impeccabile. E saluta divertito il suo pubblico fedele.