L’Unit di Italia ispira i nuovi talenti
Tre momenti scandiscono la giornata conclusiva dell’anno accademico presso la sede di Milano della Accademia del Lusso, Istituto di Alta Formazione nel campo del fashion e del design. Giornata all’insegna delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’ Italia
Il primo momento era rappresentato da cinque Workshop; cinque rapidi laboratori tematici svolti dai docenti dell’Accademia. Hanno così presentato in sintesi l’offerta formativa dell’Istituto e motivato i possibili alunni alla scelta di un master. Si sono però rivelati utili per evidenziare le tante professionalità che girano intorno al tema moda e l’attenzione dell’Istituto a cogliere l’evoluzione sociale e le nascita di nuove tecnologie che interferiscono conil mondo della produzione e comunicazione della Moda. Interessanti gli argomenti:
- Made in Italy: “Dal saper fare all’Italian Luxury System – Evoluzione del marketing del sistema Moda Italia”
- Comunicazione: “Comunicare Italia – Cambiamenti della comunicazione degli ultimi 150 anni” Web: Da Glocal a Global grazie al web – la moda attraverso il web 2.0
- Storia della Moda e del Costume: “La moda nei nostri 150 anni
- Fotografia: Comunicare, scrivere con la luce
A questo primo momento ha fatto seguito un Seminario sul tema “La moda racconta la storia”: una tavola rotonda il cui pezzo forte è stato l’excursus storico della moda Italiana nei 150 anni dell’unità. Utile, se pur rapida, sintesi per sottolineare i fatti storici e sociali che hanno determinato l’evoluzione del modo di vestire.
Il terzo momento è stata la sfilata nella quale tutti gli studenti di tutte le sedi hanno presentato i loro lavori portando in passerella il tema dell’Unità d’Italia. e del suo cento cinquantenario. L’evento di Milano sarà replicato nelle altre città sede dell’accademia Treviso, Roma e Palermo.
Plaudiamo all’iniziativa dell’Istituto che ha voluto far riflettere gli studenti sulla storia del nostro Paese invitandoli ad esprimere la loro creatività per celebrare attraverso la moda l’ evento più significativo della nostra storia più recente.
L’impegno degli allievi è stato evidente, anche se nessuno pare emergere per una singolare capacità. Individuare nuovi talenti è un compito necessario; aiutarli ad emergere è doveroso, ma, dobbiamo riconoscerlo, non appaiono all’orizzonte nomi nuovi che valga la pena di ricordare e ci chiediamo se gli innumerevoli istituti che preparano i nuovi designer sono in grado di formare adeguatamente i loro studenti, e con particolare attenzione gli italiani, per competere sul panorama internazionale.