Marras disegna Ninotchka
Ieratica e al di sopra del tempo. Delicatissima come il tulle ricamato. Agguerrita per affrontare il freddo della steppa e la vita nella metropoli. Questa la donna di Marras, in una collezione colta, di grande impatto e poesia.
Affascinante.
Forse abitatrice delle steppe russe, o forse soldatessa in un una immaginaria guerra metropolitana, è questa la donna del prossimo inverno disegnata da Antonio Marras per la linea che porta il suo nome.
I due temi si rincorrono tra loro, ennesimo gioco di fantasia dello stilista di Alghero che ogni volta che attinge al cilindro magico della tradizione ne fa uscire qualcosa di completamente nuovo.
Colori densi, che privilegiano il nero e il verde e il rosso cupo, per una ninotchka forte ed esotica ma con misura.
La femminilità sembra quasi cercare la sua via di fuga sotto lunghe giacche avvitate dalla linea squadrata e su gonnellone a fiorami, ma quando emerge è delicatissima: top trasparenti e ricamati, nastri-impero sotto il seno, mantiglie e cappe a proteggere collo e spalle, avvolgenti come un abbraccio.
Pieno ritorno dei tessuti ricamati e stampati, come quelli che ci regalavano le nonne a Natale, ma si sa che la moda gioca sugli eterni ritorni.
Maxi fiori multicolor e tricottati accendono giacchine e gonne sovrapposte tra loro che non puntano alla seduzione ma inneggiano al fascino sublime di ciò che è al di sopra del tempo.
Al collo, senza vie di mezzo, la cravatta sottile che spunta dal colletto appuntito o il bordo di pelliccia chiuso da gigantesche corolle, dalle quali il volto – pallido, sublime – sboccia ieratico, illuminato solo dal rouge delle labbra.
Bellissimo.
Per il giorno, i maxi-fiocchi di sicuro impatto scenografico indossati con grazia celebrano un’eleganza che non si cura della moda del momento, mentre la sera l’abito bustier incrostato di pizzi e ricami è marchiato dal nome dello stilista, ma non era necessario: non poteva che essere lui.
La collezione è bellissima, colta, tutt’altro che facile. Ma vale la pena impegnarsi.
In chiusura la mantiglia accostata alla gonna a balza ricorda la Spagna: che sia già una suggestione per il 2007?