Marras nell’atelier di C. Claudel per la p/e ’09
![]() |
ph: Paul De Grauve |
È un’esplosione di creatività questa collezione che esalta la femminilità della donna di Marras. Un contrasto femminino e dosato di superfici e pesi, opaco e lucido, pesante e leggero, rigido e morbido. Nulla è però “urlato” , non si cerca di scioccare , ma impressiona il gran lavoro di conciliazione. Tutto in un impercettibile equilibrio sopra la follia, quella di “Camille Claudel”.
![]() |
ph: Paul De Grauve |
Grande suggestione alla sfilata di Antonio Marras che costruisce un immaginario atelier della scultrice di fine ottocento Camille Claudel, allieva e amante dello scultore Rodin. La sua è una storia di grandi passioni, sentimentali e artistiche che finì drammaticamente in un manicomio francese dopo trentanni di rabbioso e disperato internamento. In questo parallelo dove l’arte è pervasa di pazzia, il genio rimane incompreso ed incompiuto lo stilista sardo ci disegna una donna romantica dove ” i tessuti si mischiano, si sfiorano, si intersecano e si confondono sovrapponendosi”.