Massimo Rebecchi e la forza dello stile
La proposta autunno inverno 2017-18 presentata a Milano in occasione del fashion week febbraio 2017 da Massimo Rebecchi, possiede tutti i codici stilistici che da sempre caratterizzano la Maison: tradizione sartoriale, qualità, ricercatezza dei materiali, accurata metodologia di lavorazione e capacità di astrazione dal trend del momento.
Tutto senza mai assumere toni stantii e al contrario, fatto con grande capacità di delineazione per comunicare uno stile sobrio dai toni pacati, morbidi e ben definiti. Lo vediamo nelle maglie e i capo spalla per lei, ma anche per lui, tradotti in morbidi e nobili filati di impalpabile e avvolgente cachemire, leggero come una piuma e caldo come i raggi di un sole di luglio. Capi fatti di purissima lana merino, adatta alle pelli più delicate, dalla consistenza morbida e rasata, ed anche di pura lana vergine, naturale, soffice e semplice. Tutto per accogliere, avviluppare, scaldare e confortare, tutto per donare al corpo sensazioni di agio, adeguatezza e compostezza; come i fluidi gilet in cachemire garzati e dall’effetto plume, arricchiti da inserti di paillettes anticate a pioggia o da broderie con tinte a contrasto.
Le linee sono moderne e decostruite e le confezioni presentano tagli sartoriali nei capo spalla, elementi portanti della collezione carichi di heritage italiano, tradotti in cappotti over dai volumi sostenuti e dallo stile apparentemente informale dominato invece da tradizione e qualità.
Altro protagonista per eccellenza è il parka, il giaccone fornito di cappuccio, originario della popolazione Inuit che veniva confezionato con pelli di renna o foca per proteggere dal freddo pungente. Il parka, è la giacca dalla forma sportiva e duttile, capace di ben combinarsi con capi altrettanto sportivi ma anche con mise delicate e femminili come le gonnelline in broccato e tuniche “fiorite” proposte dalla Maison.
La paletta si dipinge di toni pastello, tinte naturali e decise creando mixage interessanti di rosa e gialli accostati ai grigi. Molte le micro fantasie e le fantasie floreali.
Rebecchi si propone di esaltare un modo di essere femminile e discreto, mai violentemente imposto o gridato e riprende a suffragio della sua idea, una frase ben nota di Coco Chanel: “La moda passa, lo stile resta”.