Max Mara e Sportmax: due anime per una stessa donna
Una è metropolitana, business, underground e femminile al tempo stesso. Gioca con le reinterpretazioni e sperimenta con i materiali. L’altra è totalmente immersa in un mood marino, che porta ad affrontare i primi accenni di tempesta nordica avvolte in cappotti color sabbia e giacche di ispirazione militare.
Due anime, seria e lieve, per una stessa donna: queste le coordinate del gruppo Maramotti per la primavera estate 08.
L’inizio è serio, serissimo.
Così serio che ricorda un’uniforme militare o una divisa dickensiana. Giubba con collo alla coreana, pantaloni con risvolto a metà polpaccio, scarpe dalla zeppa massiccia e via andare.
Poi la linea si addolcisce e la chiave di lettura diventa la re-interpretazione: così il doppiopetto tagliato all’altezza delle spalle diventa bustier, il soprabito annodato casualmente in vita si trasforma in guaina croccante che riveste la figura.
La primavera-estate di Max Mara gioca con la sperimentazione di materiali tecnologici per dare nuova fisionomia a pezzi classici, tagliati inaspettatamente sulla base di forme classiche che diventano imprevedibili.
Il tutto modulato su una palette che affianca a severi neri, bianchi e grigi i celesti e i rosa più teneri.
Pochi decori, solo contrasti : sportivo e formale, oversize e striminzito, cotone e cellophane, naturale e plastificato.
Se la città, -frenetica, underground, trasformista, business- è il mondo di Max Mara, Spotmax è invece totalmente immersa in un mood marino, che porta ad affrontare i primi accenni di tempesta nordica avvolte in cappotti color sabbia e giacche di ispirazione militare, preferendo per le fresche serate in riva al mare pezzi dall’allure femminile come top dagli impalpabili decori a pastiglie e abitini a balze sovrapposte, stretti in vita da una cintura importante.
Due anime, seria e lieve, per una stessa donna.
Consapevole, sicura di sé, femminile con sobrietà:le coordinate del gruppo Maramotti, qui in versione primavera estate ’08
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