Max Mara riscopre le spalle
L’ammiraglia del gruppo Maramotti scandisce l’inverno 2008 secondo una prospettiva che parte dalle spalle, cardine di tutta la collezione. Recuperate e studiate una per una, vengono squadrate e strutturate e arrotondate e avvolte da cordoncini e sottolineate da piccoli sbuffi. Sonoo addirittura base di partenza per il mantello da sera che avvolge la figura in un bozzolo argentato.
L’ammiraglia del gruppo Maramotti scandisce l’inverno 2008 secondo una prospettiva che parte dalle spalle e poi a scendere delinea la figura secondo linee semplici e avvolgenti.
In passerella donne dal glamour urban-chic, appena uscite dalla celluloide di un film noir che adorano la pelliccia, sia nelle forme di giacconi dalle maniche in pelle che nei dettagli, come le larghe maniche in volpe dei cappotti doppiopetto.
La morbidezza c’è, cercata soprattutto nei filati, dall’alpaca al cachemire al jersey drappeggiato dei lunghi abiti che avvolgono la figura, scaldata da piccoli bolero in lana punto Irlanda.
Rigorosa e quasi milanese la palette cromatica, che va dal nero ferro al grigio antracite, con brevi incursioni nei bianchi e nei pastelli glacè ed è accesa solo dal lurex frost dei piccoli golfini aderenti.
Lo stesso knitwear intessuto da fili di lurex diventa cardine dell’insieme per la sera, insieme al jersey spalmato del lungo abito avvolgente con dettagli in tricot tressé.
Visti uno per uno, i pezzi sono semplici e facilmente interscambiabili tra loro, in linea con una logica di fondo essenzialmente sobria e poco incline alla trasgressione. Ai piedi, tronchetti dal tacco importante e plateau appuntito e pochi accessori, come le cartelle in coccodrillo chiaro.
Fil rouge di tutta la collezione sono le spalle, recuperate e studiate una per una, squadrate e strutturate e arrotondate e avvolte da cordoncini e sottolineate da piccoli sbuffi. Addirittura punto di partenza per il mantello da sera che avvolge la figura in un bozzolo argentato.
Questo è un tipo di donna essenzialmente pratica: non ama eccessi scomodi, non ama il fashion victimism a tutti i costi, ed è perfettamente consapevole di sè.
Come darle torto se prende dalla moda solo quello che le serve?