Memorie veneziane per Roberta Scarpa p/e ’09
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ph: Davide G. Porro |
Forse si può leggere un riferimento agli anni sessanta. Quello che è certo che qualsiasi riferimento in Roberta Scarpa è osservato o meglio arricchito da una costante visione di Venezia. La città con i suoi monumenti, ma anche con i suoi eventi di richiamo. Roberta Scarpa sceglie due linee diverse. L’abito corto è leggermente a trapezio; l’abito lungo è fluido e ricco di metri di tessuto leggero. La paletta dei colori gioca prevalentemente sul bianco e nero, bluette, rosso e su leggere fantasie
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ph: Paul De Grauve |
Forse si può leggere un riferimento agli anni sessanta. Quello che è certo che qualsiasi riferimento in Roberta Scarpa è osservato o meglio arricchito da una costante visione di Venezia. La città con i suoi monumenti, ma anche con i suoi eventi di richiamo.
Il Lido e il Festival del Cinema -la collezione prende l nome di Lid’O- sembrerebbero il filo conduttore nella scelta del target di clientela per cui creare la collezione e dei capi di cui comporla. Abiti adatti a donne che possono frequentare gli eventi del Lido. Quindi una femminilità audace che usa trasparenze e ampie e profonde scollature tanto per l’abito corto, da passeggiata al mattino o da pomeriggio, che per l’abito lungo da sera.
La O è un segno che si ripete nella forma delle borse, dal manico appunto ad O decorato con pietre mosaico. E’ negli orecchini a Chandelier -tanti anelli di grandezza diversa- in metallo riproposti costantemente con tutte le mise, quasi a fare da fil rouge ad una collezione che per altro è molto definita ed omogenea. Il segno O lo ritroviamo anche nelle stampe, o meglio nelle trame di tessuti e merletti di molti capi, corti o lunghi, bianchi e neri; nelle scollature ad O che lasciano scoperte le spalle fin oltre il punto vita .
Roberta Scarpa sceglie due linee diverse. L’abito corto è leggermente a trapezio, senza cintura quindi; a volte con vita alta per fare stile impero, o con cintura sottile, un laccio bluette o rosso, in tinta con le scarpe anche esse blu o rosse, per sottolineare il punto vita e per staccare il bianco o il nero del vestito, o le spente fantasie.
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ph: Davide G. Porro |
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ph: Paul De Grauve |
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ph: Davide G. Porro |
I capispalla sono spolverini a volte leggerissimi, trasparenti in organza, con colli importanti; giacche corte con pieghe dietro stirate piatte; minuscoli copri spalle arricciate con nastrini, in pelle scamosciata o in tessuto. Altre volte sono più importanti con una linea trapezio e sfondo piega al centro dietro.
L’abito lungo è fluido e ricco di metri di tessuto leggero. Il movimento è accentuato dalla vita alta segnata sotto il seno, oltre che dai tessuti, dalle balze, dai drappeggi.
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ph: Davide G. Porro |
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ph: Davide G. Porro |
Una sola spallina fatta di roselline regge tanto l’abito corto che quello lungo. Un richiamo alla O è ottenuto con una scollatura asimmetrica, che copre una spalla e l’omero, mentre lascia scoperte l’altra spalla e il braccio.
Tra i colori prevalgono il bianco e il nero,le tinte tenue; un bel bluette, il rosso e le fantasie pastello per gli abiti da sera.
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