MFW settembre ’19. Gli intenti: sostenibilità, internazionalizzazione, sostegno ai giovani
Settimana della moda a Milano – Mfw settembre 2019, P/E 2020– all’insegna della sostenibilità.
Il tema importante a livello generale è entrato prepotentemente nel settore Moda, considerata una industria fortemente inquinante. Ma non è solo il problema dell’inquinamento – per cui si auspicano tinture a basso impatto ambientale e lavaggi meno inquinanti- a comporre il quadro delle problematiche inerenti alla sostenibilità nell’ambito Moda. Si va dall’uso materiali naturali, a quelli riciclati e riutilizzabili, all’utilizzo di packaging che non impiegano plastica, alle istallazioni fatte con materiale riciclato e impianti di illuminazione a basso consumo; e ci si spinge anche alla possibilità di servizi di ritiro dei vestiti usati e all’utilizzo di scarti dell’industria moda per nuove creazioni di abiti che possano utilizzarli, fino a stimolare l’apertura di negozi second hand, un nuovo modo di intendere il vintage, con un mercato fortemente in espansione specialmente oltreoceano.
A dare l’avvio per favorire la nascita in Italia di un nuovo modo di intendere la moda sempre più sostenibile, è stata senza dubbio la presa di posizione della Camera della Moda Italiana che già a giugno del 2012 proclamava il suo Manifesto della sostenibilità per la moda italiana. Nel presentarlo sul sito ufficiale, la Camera dichiara che la “ sostenibilità è uno dei pilastri della strategia” dell’Ente e lo definisce valore portante e fondante del sistema moda italiana, altre a segnalarlo come una “fondamentale leva competitiva” che permette al settore Moda italiano di consolidare la propria leadership come primo produttore di moda del lusso al Mondo. Nel 2011 CNMI aveva già istituito il Tavolo di Lavoro sulla Sostenibilità -International Roundtable on Sustainability-, successivamente sempre all’ interno del tema sono nati la Commissione Sostenibilità e tre Gruppi di Lavoro: Commissione Tecnica Chemicals, Commissione Tecnica Retail, Tavolo dei Laboratori di Analisi Chimiche.
Una forte notorietà internazionale alle azioni della Camera della Moda sul tema della sostenibilità, è sicuramente arrivata attraverso il Green Carpet Fashion Awards Italia, giunto questo settembre alla sua terza edizione; e ciò sta ad indicare che la settimana della moda di Milano sta acquisendo un indiscutibile livello internazionale sul tema della sostenibilità, complice anche la disponibilità del Comune di Milano a mettere a disposizione dell’evento il Teatro alla Scala dando all’ evento una risonanza del tutto singolare. L’evento richiama addetti del settore moda a livello internazionale, nonchè personalità del mondo dello spettacolo, ecc.
A fare gli onori di casa al Teatro alla Scala Carlo Capasa e Livia Firth, Eco-Age Founder. Per questo evento e per questa terza edizione è annunciato un allestimento fuori e dentro il Teatro all’insegna dell’ ecosostenibilità. Tra i premi consegnati alla Scala ci sarà l’Eco Stewardship Award ai gondolieri veneziani con la collaborazione con The Woolmark Company nel 2018 hanno indossato la lana Merino australiana, un tessuto versatile 100% naturale e rinnovabile.
A corollario di questo due appuntamenti Vestiaire Collective for the Green Carpet Fashion Awards presso Tearose Boutique Milano e A new Awareness con presentazione di progetti ecosostenibili presso 10 Corso Como.
Quindi molte le indicazioni, eventi, sfilate e collezioni all’ insegna della sostenibilità e dell’anti spreco, persino nella scelta delle location, senza trascurare che l’intera città è tappezzata da insegne in cui la voce sostenibilità fa da padrone.
Anche il Fashion Hub presso lo Spazio Cavallerizze, con cui si apre il 17 settembre la Milano Fashion Week, si presenta come ambiente sostenibile realizzato con arredi riciclati e luci a basso consumo. Il Fashion Hub è il progetto con cui la CNMI desidera presentare una nuova generazione di designer italiani che stanno sviluppando le loro collezioni credendo fortemente nell’artigianato e nei metodi tradizionali di produzione dell’abbigliamento e accessori: in questo modo stanno preservando tecniche artigianali spesso dimenticate. Camera della Moda con il supporto di DHL, è promotore dell’internazionalizzazione dei giovani marchi del Fashion Hub Market in concreto DHl premierà con il Young Designer DHL Award uno di questi giovani e lo sosterrà nel processo di internazionalizzazione. Oltre a sei brand emergenti: Apnoea, Carmelina Raco, Caterina Gatta, Delirious, Vanta Design Studio, Woobag, per la prima volta, ci sarà uno spazio”Africa Now”, dedicato a quattro brand africani.
Sostegno ancora della Camera della Moda e del Comune di Milano ai giovani dando la disponibilità del salone delle Cariatidi o la location in Via Olona, o Via Clerici per Tiziano Guardini, Marco Rambaldi, Act N.1,Simona Marziali, Shuting Qui, Ultrachic.
Oltre alla sostenibilità, la internazionalizzazione anche all’ interno dell’evento della settimana della moda che accoglie via Olona collezioni di designer cinesi, magiari, e come detto africani.
Tra le importanti novità di questa edizione sfileranno per la prima volta a Milano Peter Pilotto, Boss, Simona Marziali-MRZ, vincitrice di Who’s on Next 2018, DROMe e Shuting Qiu.
La Fashion Week porterà in scena 58 sfilate, 110 presentazioni per un totale di 170 collezioni e 51 eventi in calendario, ma anche tanti eventi, sfilate e presentazioni fuori calendario a sostegno del fatto che la settimana della moda sarà un evento sempre più aperto alla città. Con questa finalità in corso Vittorio Emanuele angolo San Babila sarà allestito un maxi schermo dove milanesi e turisti potranno seguire in streaming tutte le uscite delle collezioni .
Facile sintetizzare i contenuti di questa edizione della Settimana della Moda Milanese: sostenibilità, internazionalizzazione, sostegno ai giovani.