Mia Wasikowska: da Alice a Cappellaio Matto per Miu Miu
Povera Mia Wasikowska. Capita, leggendo articoli su di lei, che i giornalisti sottolineino quanto questa attrice ventitrenne, per dirla in altri termini, non rientri nei canoni estetici hollywoodiani.
Infatti, la Wasikowska non rientra in quello stuolo di attrici una uguale all’altra che domina l’universo di Hollywood, ma è una bellezza acqua e sapone, semplice e forse un pò comune, con qualcosa di aristocratico che la fa emergere dalla folla ma non in modo eccessivo. In primo piano dovrebbe esserci il suo talento, non la sua faccia, ma questa è una cosa che alcuni giornalisti oggi sembrano dimenticare. Ma non lo dimenticano i registi.
La Wasikowska è diventata famosa nel 2010 grazie alla sua Alice di “Alice in Wonderland” di Tim Burton, ruolo per cui ha superato migliaia di ragazze, e che le ha aperto le porte di Hollywood. Da allora, non si è più fermata ed è una delle attrici più ricercate dai registi più importanti: dopo Tim Burton, è apparsa nell’apprezzatissimo “I ragazzi stanno bene” (2010) di Lisa Chodolenko, Gus Van Sant l’ha voluta ne “L’amore che resta” (2011), è diventata Jane Eyre nell’omonimo film di Cary Fukunaga, e ha recitato in “Albert Nobbs” (2011) di Rodrigo Garcia, di prossima uscita in Italia, accanto a Gleen Close.
Nel 2012 è attesa in ben due film, “Stoker” e “Wettest County”, e si vocifera che reciterà nel nuovo lavoro di Spike Lee. Inoltre, qualche settimana fa, ricevendo il Golden Globes come miglior attrice per “The Iron Lady”(2011, Phyllida Lloyd), Meryl Streep ha inserito la sua Jane Eyre nella lista delle migliori interpretazioni femminili dell’anno.
E adesso sembra che anche il mondo della moda si sia accorto di lei. Infatti, è stata scelta come testimonial della nuova collezione primavera/estate 2012 di Miu Miu, scattata da David Sims. Negli scatti pubblicitari, appare immobile e statuaria come il soggetto di un dipinto, ma la sua immobilità crea un forte contrasto con la parete di sfondo giallo acceso, e con gli stessi abiti e accessori della nuova collezione di Miu Miu, caratterizzata dall’accostamento di materiali, fantasie e colori in totale opposizione fra loro. Il suo caschetto corto pettinato verso l’alto e il trucco accentuatissimo e eccessivo, ma non volgare, fanno il resto. In definitiva, più che Alice ricorda il Cappellaio Matto.
Senza dubbio, non è l’immagine della Wasikowska che siamo abituati a vedere: poco trucco, a volte addirittura inesistente, capelli biondo scuro passati da un cortissimo taglio alla maschile a un morbido caschetto mai pettinati in modo eccessivo, e uno stile da tappeto rosso alle volte un pò banale e spento, vista la sua predilezione per il nero e per abiti che sono talmente morbidi che sembrano cuciti male.
Ma la Wasikowska non è sempre così, anzi, alle volte è uno spettacolo indimenticabile vedere l’abito che indossa. Come l’abito da ballo principesco di Valentino che ha indossato alla premier di “Alice in Wonderland” nel 2010 o l’elegantissimo e aristocratico Roland Mouret bordeaux che ha sfoggiato al Festival del Cinema di Cannes l’anno scorso.
Insomma, la Wasikowska è una delle poche star che gioca seguendo le sue regole. E si potrebbe dire che sta facendo bene.