Miahatami, Soocha, Moi Multiple, Edith Marcel P/E 2019: donne, favole, genderless, parità
Settimana (breve) della moda romana, headquarter di Altaroma giugno 2018 negli studi di Cinecittà.
Freschezza , contemporaneità , sperimentazione, trasversalità e centralità del ruolo femminile gli elementi comuni nelle collezioni SS/19 di Miahatami, Soocha, Moi Multiple ed Edith Marcel.
La donna, al centro del pensiero di ognuno. Ognuno, con la propria personale dimensione celebrativa.
Così la persiana Narguess Hatami, già vincitrice del secondo premio della categoria pret – a – porter di “Who Is On Next’?2016” e fondatrice del marchio Miahatami dedica la sua proposta alle donne iraniane, alla conquista di una libertà lontana da rudi quanto atavici proibizionismi, con l’anelo di un respiro più profondo, di uno sguardo più esteso alla supremazia del bene sul male. Donna come icona di femminilità ma anche come moglie, madre, individuo sociale, donna alla conquista di una identità propria, chiara, netta, decisa.
La proposta trae spunto dalla favola di “Le mille e una notte” la quale narra del re persiano Shahhriyar che, tradito da una delle sue mogli, uccide tutte le sue spose successive al termine della prima notte di nozze per vendicarsi del torto subito. Un giorno si offre al re una principessa nuova, diversa da tutte. Ogni sera la principessa racconta al sovrano una storia rimandando il finale al giorno dopo, così da lasciare che il tempo trascorra lento. Per “mille e una notte” la fanciulla continua a narrare e il re innamoratosi e redento, le rende salva la vita e la sposa regalando al regno pace e prosperità.
Silhouette sofisticate ed eleganti dalle linee fluide pulite e femminili, morbide e seducenti sfilano, tradotte in avvolgenti foulard impiegati nella confezione di giocose gonne e abitini fluttuanti dall’allure letteraria. Pieghe a ventaglio, intrecci, nodi e frange impreziosiscono le mise conferendo dettagli dal carattere architettonico così come le ragguardevoli stampe che, tratte da fregi e dipinti dei palazzi storici riportano alla mente fasti lontani, mentre ricami di paillettes lavorati a rilievo formano affascinanti disegni geometrici come i classici a filo dei tessuti antichi persiani.
Pregiati i filati, raffinati, sottili e delicatamente avvolgenti, come una patina di miele spalmata sul busto, come una impercettibile ragnatela, come una pellicola di plastica trasparente dalla quale non è difficile immaginare il contenuto.
Le tinte sono caleidoscopiche, varie, generose, vitaminiche, così gli arancio, gli azzurri, i gialli intrecciati ai rosa, i terra di Siena, i lime.
Un insieme armonioso, ricercato, dal quale emergono chiari ancora una volta i credo estetici fatti di temperata e ricercata eleganza della giovane designer di Teheran.
Sempre al tema della centralità della donna e ai diritti universali, quelli senza genere e senza distinzione di sesso, è ispirata la collezione di Soocha, il brand della designer coreana Soojoung Cha, già finalista di “Who“Who Is On Next? 2012”.
Nel pensiero dell’artista, la donna è un essere umano degno di rispetto e onore al pari del sesso opposto. La collezione, “second sex”, ispirata al pensiero di Simone de Beavoir è un inno alla parità dei diritti, all’eguaglianza, al rispetto e alla valorizzazione delle diversità. Partendo dal capo più iconico dell’abbigliamento maschile, la camicia bianca, la designer ha strutturata una proposta volta a creare una fusione tra maschile e femminile, fusione, fatta di un design ardito e a tratti sperimentale, dove tessuti e fantasie floreali si affiancano al Jacquard, dove il cotone interagisce col lino e le tinte paiono un album di fogli colorati che si mescolano tra loro. Belle le tuniche, le ampiezze delle maniche, belli i ricami “fioriti” sugli abiti, belle le destrutturazioni, generose le stampe e il candore del bianco.
Bianco, che dipinge di se altresì alcune delle proposte di un altro giovane Brand: Moi Multiple già finalista di “Who Is On Next? 2009”. La collezione ss 2019 intitolata “Immaginifica” sperimenta, oltre al candore del bianco, abbinamenti originali e colorati.
Sfilano abiti dalle linee geometriche e pulite ma avvolgenti , filati di carta intrecciati a nastri sintetici e in rafia lavorati a frange, sfilano mise in organza: cifra stilistica del brand, dall’uso della quale emerge una ricerca di modernità moderata dall’impiego di tessuti tradizionali. Sfilano combinazioni inedite e giochi di colore mischiati tra loro : il delicato glicine con il deciso color papavero, il caldo zafferano con il tenue rosa cipria, il brillante turchese con il caldo e dirompente arancio fluo. Un mix di proposte giocose, spensierate e favoleggianti quelle del brand che ha come riferimento un target trasversale per età ma connotato da interessi culturali e desiderio di esclusività.
Linee genderless, allure ricercata ed eco sostenibilità invece per EditMarcel, finalista di “Who Is On Next? 2016”.
Il brand, nato nel 2015 dalla collaborazione di Gianluca Ferracin e Andrea Masato, è orientato alla ricerca di forme, volumi e lunghezze capaci di vestire indistintamente un corpo maschile o femminile . Contemporaneità, è l’elemento distintivo del marchio, che propone anche in questa collezione l’elemento dei volti stampati e un cerchio nero in materiale gommato termosaldato.
Le linnee dei capi richiamano il fitness, colori e materiali diversi sono uniti tramite inserti di tessuto e gli accessori impiegati provengono dall’abbigliamento tecnico, così le zip nastrate , le coulisse, gli elastici e le cinghie regolabili.
Due i principali tessuti presenti nella proposta: la lycra e il crepe a rappresentare la dicotomia esistente tra la ruvidezza di un tessuto tecnico all’eleganza di uno classico accostati poi dall’uso del jersey e la maglia a coste di cotone.
Una palette la loro che si tinge di un verde acceso ed un rasserenante celeste cielo, passando per un bel rosa tonico, senza tralasciare i neutri bianco e nero sino ad estendersi al colore cangiante del tessuto a maglia.