Milano Fashion Week P/E 2020. In Città. Alcoolique, Metrocity, Yosono
La Settimana della Moda di Milano a settembre 2019 ha ospitato molti eventi -sfilate, presentazioni, eventi culturali inseriti nel calendario della Camera Nazionale della Moda Italiana-, ma a latere di questo la città si è animata di tante piccole rappresentazioni di collezioni, fuori calendario, sotto forma anche di party o comunque ospitate in locali alternativi, alberghi, biblioteche, negozi e showroom di nuova apertura, bar, ecc.
Potremmo citarne molti…scegliamo tre brand accomunati appunto dal fatto di aver scelto location particolari.
Iniziamo da Alcoolique del giovane designer casertano Rocco Adriano Galluccio. Ospitato nella cornice del Green Wise del District di Brera, abbiamo potuto visionare una piccola parte della collezione nello spazio annesso. Ambientazione campestre, eppure romantica. Un forte richiamo alla natura nei colori – il giallo e il verde, o la tonalità terra nei romantici chiffon-, ma anche nei dettagli che decorano gli abiti, foglie rose e azzurro pastello, bouquet di fiori ricamati, micropalletts argento e verde che ricordano l’acqua dei ruscelli o multicolori che rimandano all’arcobaleno, motivi ornamentali gialli. Pizzo San Gallo, di colore (rosa e celeste) e disegno diverso nello stesso capo, in abiti dall’ingenuo romanticismo; chiffon leggeri di tonalità ocre e marrone sovrapposti nell’abito scollatura a balconcino; jersey per abiti più sexy sono la gamma di tessuti scelti da Alcoolique per la prossima primavera estate. Il cappello di paglia, un rustico bastone e principalmente i bijoux , spighe e libellule ribadiscono i look più campestri; gli abiti dalle leggere trasparenze o quelli dagli scolli profondi e dagli audaci spacchi sulle lunghezze, rimandano a una donna più glamour.
Metrocity è un marchio di pelletteria internazionale lanciato a Firenze nel 1992 e che ha ormai raggiunto un successo globale. Un prodotto giovane, artigianale di alta qualità ospitato nello store di via Brera 23, dove volendo è possibile gustare un buon caffè. La collezione P/E 2020 del brand capta immediatamente l’attenzione: non solo borse come nel DNA iniziale del marchio, ma anche accessori, scarpe e capi di abbigliamento. Uno stile minimale che si accende nei colori rosso, pesca e rosa cipria, forti e fluo , ma anche pastello crema, giallo limone e blu. Si arricchisce di dettagli caratterizzanti, come la M che funge da logo, e si ripete -laserata, stampata, metalizzata o “trapuntata”- sul pellame e sul tessuto delle borse. Le scarpe, il punto forte della collezione 2020, mulas o decolté dai colori decisamente strong, sono, in controtendenza, rigorosamente a punta, ma cariche di cristalli che fungono da decori o trasformano in un vero gioiello la M del logo, appuntata sul bordo anteriore della scarpa.
Completa l’esposizione Metrocity, la presentazione di alcuni capi di abbigliamento, ultima fatica della produzione del brand: capi sportivi e pratici e abiti e camicie sartoriali in denim, seta e nylon.
Avevamo conosciuto la designer Silvia Scaramucci come fondatrice e direttore creativo del marchio Demanumea azienda produttrice di borse d’autore. Ora la incontriamo a MFW dove presenta, in un locale a pochi passi dal Duomo, la seconda collezione per la P/E 2020 di un altro brand di cui è ispiratrice YOSONO, target decisamente e volutamente più accessibile rispetto alla sua prima creatura. Posizionate sugli scaffali del bar, sui tavolini, nella penombra di una luce tipica da locale notturno, scopriamo che le borse sono tutte rigorosamente esagonali decorate con tracolle e cover dai forti messaggi. Due i modelli –Era e Mini-, realizzati in pelle, ma anche in altri materiali, pvc, nastri, maglia e jeans; sono poi declinati in vari colori forti, lilla, verde mela, fucsia quasi a riprodurre le insegne luminose che punteggino le notti americane, combinati con beige militare, nero blu. Tutto ciò pare quasi a voler significare, -così lo evidenzia la designer stessa che dichiara di volerci condurre come attraverso un viaggio ispirato alla California-, “quell’esplosione interiore che passa attraverso le insegne luminose e colorate di un’America leggera e superficiale“, a cui si alterna l’ introspezione, suggerita dai paesaggi desolati e naturali.
Una borsa ironica, da esibire, per comunicare il proprio animo da viaggiatrice indipendente, ma non fuori dai canoni, affascinata però dallo stile streetwear americano.