Mocassino Minnetonka
Minnetonka è una città degli Stati Uniti d’America, appartenente alla Contea di Hennepin, nello stato del Minnesota.
Proprio qui, fra gli indiani del nordamerica nacque il mocassino, una suola in pelle flessibilissima che si alzava sui fianchi fasciando lateralmente il piede.
Per Minnetonka oggi si intendono precisamente quei mocassini scamosciati morbidi con le frangette sulla tomaia; si può scegliere tra la forma classica o lo stivale in diverse varianti, che è stato oggetto di un vero e proprio rispolvero nelle ultime stagioni.
Il mocassino è considerato la scarpa più comoda che si possa indossare e fra tutte, quella dal successo imperituro. La sagomatura viene realizzata con una cucitura sul tallone, la parte anteriore che copre le dita viene chiamata centrino o vaschetta, la fascia prima della linguetta sul collo del piede mascherina. La sua costruzione avviene al contrario rispetto a quella delle altre scarpe, in cui la tomaia copre la punta, il collo e il calcagno per scendere al sottopiede dove viene fissata.
La storia di questa calzatura è in parte legata agli studenti che ne hanno sempre fatto largo uso: negli anni ’20 fu quasi l’emblema degli universitari americani; negli anni ’60 ai piedi dei ragazzi italiani si vedevano solo mocassini “college” blu e amaranto, spesso con un penny infilato nella mascherina; si arrivò poi ai mocassini in pelle martellata e dall’aspetto più robusto, diffusi tra gli yuppie degli anni ’80. Fra i marchi storici Quintè di Milano e Gucci che ha lanciato la staffa dorata; Tod’s ha rilanciato, negli anni ’90, il mocassino da guida con i gommini sulla suola.
Il mocassino è un accessorio alla moda, per quanto modesto; è classico, casual, semplice, un po’ retrò.