Moda Italiana allo Specchio
Splendida e disinvolta, con occhi verdi profondi come abissi di seta, morbidi capelli biondi, abiti elegantissimi ed estrosi, spesso color viola, audacemente indossati e tolti per attrarre gli sguardi del potere: Virginia Elisabetta Luisa Carlotta Antonietta Teresa Maria Oldoini (1837-1899) – più nota come la Contessa di Castiglione – non passava certamente inosservata nei palazzi aristocratici. Fu la sua avvenenza fisica, associata ad un’intelligenza fuori del comune e ad un temperamento fortissimo, a fare di lei una delle massime espressioni dell’intrigo e dello spionaggio, tanto che il Conte di Cavour non esitò a servirsene per sedurre l’imperatore francese Napoleone III e conquistarlo alla causa dell’unificazione italiana.
Alla contessa si devono molte “rivoluzioni” nell’ambito della moda, la più curiosa delle quali è forse quella nell’intimo femminile, basata sull’intuizione dell’effetto ammaliante delle sottovesti sulla fantasia maschile. Grazie a lei, quindi, via a imbottiture e lunghi mutandoni, per far largo a indumenti di seta, giarrettiere, culottes di dimensioni ridotte, calze di seta con nastri, piume, pizzi, gemme, nonché lenzuola di raso colorate. In effetti, la bella Virginia non seguiva le mode, ma le anticipava, suscitando una tale curiosità intorno a sé che i giornali del tempo non perdevano occasione di riprodurre e commentare le sue mise più scenografiche.
Alla Contessa di Castiglione e ad altre donne italiane non solo risorgimentali (dalla regina Margherita ad Elsa Schiaparelli, da Luisa Casati a Franca Florio, da Eleonora Duse a Anna Magnani, solo per citare qualche nome) la Reggia di Venaria dedicherà nel 2011 quello che si annuncia come il più importante evento di moda del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Assisteremo, così, ad un trionfo di stoffe raffinate, merletti, bottoni preziosi, strascichi regali, per abiti da fiaba che hanno fatto la storia dell’alta moda nazionale dal 1861 ad oggi.
La mostra – intitolata “L’Italia si specchia. 150 anni di alta moda dall’Unità ad oggi” – curata dalla costumista premio Oscar Gabriella Pescucci e dalla giornalista Franca Sozzani di “Vogue Italia”, sarà un viaggio avventuroso nello stile del Belpaese, congiungendo idealmente la sartoria d’autore ottocentesca alla couture dei grandi maestri contemporanei.
I 150 abiti esposti, a cui si affiancheranno numerosi accessori (scarpe, cappelli, borse, ecc.), racconteranno i sogni degli Italiani nel corso degli ultimi 15 decenni e testimonieranno come, accanto a tessuti e fogge, siano mutate anche le idee e le dinamiche sociali. La rassegna di Venaria Reale, pertanto, non esaurirà il suo interesse a livello estetico, ma darà conto dell’evoluzione culturale tout-court che è avvenuta ed ha concorso alla formazione del Paese unitario. Sarà molto interessante osservare la storia d’Italia da un punto di vista prettamente femminile e cercare di interpretare la complessità del reale attraverso uno strumento sui generis come la moda, i suoi creatori e i suoi fruitori.
Divisa in due parti – la prima estesa fino agli anni ’40 del Novecento, la seconda dal dopoguerra ai nostri giorni e dunque dedicata alla moda italiana “ufficiale” – la mostra “L’Italia si specchia” attingerà copiosamente alla collezione della prestigiosa sartoria teatrale Tirelli. Il coordinamento scientifico dell’evento è stato affidato agli specialisti Andrea Merlotti, Clara Goria, Sergio Toffetti, mentre a curare l’allestimento sarà Michele De Lucchi. L’evento della Reggia di Venaria, che sarà supportato anche da immagini e video documentali utili alla contestualizzazione storica, è in programma dal 10 Luglio all’11 Dicembre 2011 presso le Sale delle Arti, una location davvero degna di una manifestazione così significativa, e si inquadra nella serie di iniziative di “Esperienze Italia”, un progetto dedicato alle eccellenze italiane nell’anniversario dei 150 anni di Unità.
Gli organizzatori dell’evento ne hanno spiegato il senso in questi termini: “Durante il Regno (1861-1946) la moda italiana non si configurò come un carattere identitario nazionale né come fattore produttivo di rilevanza. Ciò nonostante, diversi furono i tentativi di gettare le basi per una moda italiana: da quelli promossi dalla regina Margherita ai progetti dei Futuristi fino ai tentativi autarchici del fascismo. L’avvento della Repubblica (1946) corrispose, invece, alla nascita ed all’affermarsi di un’alta moda italiana. Essa fu scelta consapevolmente come elemento di rilancio e riscatto dell’Italia dopo la sconfitta nella seconda guerra mondiale. La fortuna di questa decisione, tale da generare negli anni Ottanta il fenomeno dell’Italian style e del cosiddetto Made in Italy, ha modificato fortemente l’immagine dell’Italia all’estero e ha reso la moda uno dei principali comparti dell’economia italiana”.
Forse di quel rilancio e riscatto ci sarebbe bisogno anche oggi; anzi, più che mai oggi.
La mostra avrà luogo presso le Sale delle Arti della Reggia di Venaria e sarà aperta al pubblico a partire dal 10 luglio fino all’11 dicembre 2011, tutti i giorni escluso il lunedì; e per il periodo che va dal 19 settembre al 20 novembre la mostra sarà visibile anche il lunedì.