Moda Italiana da Palma d’Oro
Ancora una volta la moda italiana ha trionfato al 67° Festival del Cinema di Cannes, quasi contendendo ai film il ruolo di protagonista. In effetti sin dalla serata inaugurale ha acceso su di sé i riflettori con il prezioso abito in pizzo color carta da zucchero firmato Giorgio Armani Privé e indossato da Nicole Kidman, sulla Croisette per la discussa pellicola in concorso “Grace di Monaco”. Una creazione sofisticata, con bustino ricamato di pietre, perle, cristalli. La medesima attrice australiana ha anche sfoggiato in Riviera un delizioso tubino bianco mono-manica con decorazioni principesche by Francesco Scognamiglio (il giovane stilista napoletano amato pure da Madonna e Lady Gaga).
Un’altra diva della nuova generazione si è distinta per l’olimpica eleganza nella cerimonia d’apertura, Blake Lively (secondo “Vogue” una delle donne meglio vestite al mondo), che ha esibito un radioso longdress Gucci Première con bustier bordeaux e gonna plissettata, confermandosi ormai come una delle testimonial di punta della maison di fiere origini fiorentine. D’altro canto, la splendida cinese Gong Li ha puntato su un total look Roberto Cavalli da sera nero traforato che l’ha resa statuaria. Non hanno deluso nemmeno le eteree mise griffate Valentino esibite da Sofia Coppola (in corto con blusa e shorts neri ricamati), Karlie Kloss, divina in pizzo velato, e la solenne Cate Blanchett, che si è divisa tra un raffinato Valentino pre-fall 2014, raffinato nel suo grigio metallico che esaltava i delicati ricami, e un intrigante Armani Privè lungo, verde e scintillante. E’ stato invece Versace Atelier a vestire di eleganza haute couture Hilary Swank, in bianco sontuoso tra simmetrie nella scollatura e gonna con drappeggi, e Jessica Chastain, in blu con tanto di coda regale.
Quanto alle star italiane, la bella Micaela Ramazzotti, a Cannes per presentare “Più buio di mezzanotte” (diretto da Sebasti
ano Riso), ha optato per una sorta di ironico caftano, da sirena però, in pelle color turchese con bordi a contrasto in crêpe de Chine nero, firmato Prada, e Monica Bellucci, sul red carpet per il cameo interpretato nel film “Le meraviglie” di Alice Rohrwacher, ancora una volta ha scelto Dolce&Gabbana come stilisti degni delle sue grazie mediterranee, per cui ha sfilato con un sensuale abito nero “alla sicula”, mentre per il photocall ha posato con un abito retrò a pois neri su fondo rosso.
Bellezza e divismo, business e spettacolo: sulla Croisette si trovava il set perfetto per valorizzare il fashion system italiano, i cui migliori rappresentanti non a caso hanno dominato sbaragliando la concorrenza più agguerrita (da Dior a Saint Laurent, da LV a Chanel, da Elie Saab a Michael Kors, ecc.). Del resto, esiste da sempre uno stretto connubio tra la moda e quel mondo glamorous cui appartengono attrici, it-girl, celeb e socialite, tutte ben consapevoli di quanto importante sia l’abito per fare il monaco! Ed i nostri stilisti hanno appreso fin troppo bene la lezione mandata dal red carpet, “nascosta” proprio nel film che ha inaugurato il 67° Festival di Cannes dedicato a Grace Kelly, la diva preferita di Alfred Hitchcock e poi iconica principessa di Monaco, la quale seppe rendere una borsa Hermès degna di chiamarsi come lei e ispirare a Gucci la storica stampa Flora divenuta un emblema del marchio.