Morbida razionalità nella collezione di Angelos Bratis
Abbiamo seguito Angelos Bratis, evidenziandone le capacità creative e sartoriali, dal suo esordio, quando nell’edizione di luglio di “Who is on Next?” 2011 – il progetto creato da Altaroma in collaborazione con Vogue Italia per la ricerca e la promozione di giovani talenti creativi del panorama nazionale ed internazionale- risultò vincitore, ( http://www.imore.it/rivista/?p=22417); poi a gennaio 2013 dove rivelò le sue possibilità creative con una collezione in cui la tecnica di creazione dell’abito si rifaceva a Madame Vionnet – colei che modellava l’abito drappeggiando sul manichino il tessuto che lei tagliava a sbieco-, di cui sembrava aver assorbito gli insegnamenti. (http://www.imore.it/rivista/?p=24511)
La collezione P/E 2015 del designer ateniese, richiama l’attenzione per l’ uso del taglio a sbieco, inventato appunto da Madame Vionnet. Come la stilista francese Angelos Bratis si dimostra capace, sfruttando l’elasticità che la stoffa acquista con il taglio, di creare con le stoffe leggere abiti morbidi che scivolano sul corpo, ne evidenziano la silhouette e la valorizzano perché aggiungono una leggera punta di seducente sensualità necessaria ad accrescere la femminilità. Anche il drappeggio degli abiti più importanti corti e lunghi è sapientemente utilizzato, arricchisce l’abito, lo movimenta armoniosamente, non costringe in nessun momento il corpo, lo lascia libero nelle movenze, ammirabile e attraente.
A contrasto con la morbidezza del drappeggio e con la cedevolezza del taglio a sbieco, la collezione rivela una estrema razionalità, una concezione geometrica della struttura dell’abito e delle superfici; l’abito è tagliato e fissato in una geometria lineare triangolare priva quindi di volume: anche i drappeggi costruiscono triangoli sul corpo; la scollatura monospalla è un triangolo; le scollature sono tutte a V (quindi un triangolo rovesciato); gli inserti geometrici di stoffe di colore a contrasto suggeriscono la forma del triangolo o del rombo (quindi doppio triangolo) o di un rettangolo e si ripetono in una sequenza strettamente matematica; le applicazioni di nastri di colore sugli abiti a piccole stampe blu hanno comunque una geometria triangolare.
Anche la paletta dei colori è scarsamente emozionale, lo è solo negli abiti monocolore rosa elettrico, blu, giallo oro, bianco; più spesso il colore serve per costruire la geometria degli inserti talvolta su abiti di colore nero, topo o grigio. Di impatto i gioielli di Maria Mastori, pezzi scultorei in legno, foglia d’oro che ben completano la linearità della collezione aggiungendo una forma circolare alla geometria triangolare dell’insieme.