Museo del Tessuto di Prato. Textile Library
L’economia circolare e la sostenibilità sono divenuti ambiti di ricerca importanti nella manifattura tessile e nella moda; si spazia da temi quali le certificazioni fino alle soluzioni più tecniche. Elementi questi ultimi che segnano tutto l’ambito dei nuovi campi di ricerca e innovazione come l’uso di materiali riciclati, rinnovabili, biodegradabili, ecosostenibili, ecc.
Questo è il punto di partenza o meglio il primo ambito di lavoro di un nuovo ed importante progetto che il Museo del Tessuto di Prato rende noto attraverso una Conferenza Stampa, presentando la Textile Library, un archivio unico, straordinario nel suo genere, esclusivamente dedicato ai materiali tessili contemporanei.
Dedicato al mondo dei designer, dei professionisti del settore moda e tessile e della formazione specializzata e focalizzato sui materiali tessili contemporanei, la Textile Library si caratterizzerà per essere una biblioteca in continua evoluzione sempre aggiornata con nuovi prodotti innovativi e sperimentali, ricca di informazioni, descrizioni e schede tecniche digitalizzate e, fattore non trascurabile, facilmente consultabile da designer, professionisti del settore moda e tessile e della formazione specializzata, studenti e aziende.
Si tratta non solo di un archivio di tessuti – dall’abbigliamento ai tessuti funzionali per sport, arredamento, ingegneria e architettura – ma anche di fibre, filati, accessori e materiali per la moda, suddivisi in sezioni tematiche.
Sono stati raccolti, catalogati e digitalizzati oltre 200 campioni tra filati, tessuti, materie prime ed accessori che approfondiscono gli aspetti più importanti di questo tema così vasto e controverso che sta diventando più che un trend, un vero e proprio ambito di ricerca permanente per le manifatture tessili e della moda.
I successivi approfondimenti tematici su cui il Museo sta già lavorando saranno dedicati ai finissaggi e alle tinture, ai tessuti tecnici e funzionali, alle fibre nobili, al dizionario tessile (merceologia tessile e pattern).
Un ruolo di primo piano va riconosciuto alle 40 aziende del distretto tessile di Prato lanifici, aziende di filati e di materie prime, rifinizioni e tintorie che con i loro materiali hanno contribuito alla realizzazione dell’archivio.
Accanto all’archivio e ad esso strettamente collegata una nuova area espositiva – riservata alla circular economy e all’innovazione nel tessile e nella moda- che “vuole essere non solo uno strumento di conoscenza del tessuto contemporaneo, ma anche di educazione al consumo consapevole” dichiara Francesco Nicola Marini, Presidente del Museo del Tessuto. Si tratta di un percorso tattile dedicato alla conoscenza delle materie prime e dei processi di trasformazione, tra cui sarà possibile trovare una borsa in pelle realizzata dagli scarti della mela, pelle vegana dalle foglie del cactus messicano, scarpe che impiegano cellulosa estratte da foglie di ananas, tessuti in cashmere e lana riciclati, materiali in lino e cotone esclusivamente biologici, fibre in nylon riciclato o in poliestere biodegradabile in acqua marina, maglieria in denim riciclato: materiali ecosostenibili.
Il percorso espositivo ci porta ad alcune considerazioni sul tema dell’economia circolare. L’industria del tessile e dell’abbigliamento è uno dei principali consumatori di acqua a livello globale; inoltre, l’impatto ambientale di un prodotto di moda dipende fortemente dai materiali scelti: per questo la ricerca, lo studio di fibre e tessuti ecologici e la sensibilizzazione verso il loro utilizzo è una priorità messa oramai a fuoco dalle aziende del tessile e della moda. Altro elemento di studi importante, a cui il Museo del Tessuto ha rivolto la sua attenzione, è il tema dello smaltimento dei milioni di tonnellate di rifiuti tessili. Il riutilizzo sotto forma di tessuti rigenerati o riciclati è una modalità che viene concretamente evidenziata dal lavoro del Museo del Tessuto attraverso l’esposizione di prodotti ecosostenibili di cui abbiamo fatto menzione nel paragrafo anteriore.
Un grande sforzo quindi da parte del Museo del Tessuto -per quella che è la sua competenza di studio, ricerca segnalazione di tessuti innovativi rispondenti alla sensibilità del momento- per aiutare a correggere le problematiche che l’industria tessile e dell’abbigliamento generano a livello ambientale.