Mussola
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Tra i tessuti più leggeri che conosce il nostro dizionario di merciologia si classifica, sicuramente, la mussola.
La mussola è tessuto, semitrasparente di seta, lana o cotone. Di armatura a tela, ha i filati molto sottili e poco ritorti. I fili di ordito e trama sono poco fitti e per questo è la trama molto rada ciò rende il tessuto semitrasparente e simile alla garza per le medicazioni. Strano ma vero, eppure la versione più leggera di questo tessuto prende il nome di pelle d’uovo.
La mussola deriva il suo nome dalla città di Mossul, in Iraq, luogo dove venne trovata per la prima volta dagli Europei. Probabilmente la sua città d’origine è Dacca in Bangladesh. La mussola fu introdotta in Europa dall’Asia a partire dal XVII secolo. Venne utilizzata tantissimo già nel settecento: Gli abiti di Maria Antonietta dovettero essere, molto probabilmente, di mussola di cotone senza troppo peso.
La sua versione in seta è frequente per le camicette dell’ 800 e gli immancabili fazzoletti da collo “fisciù”; ma soprattutto per tendaggi e biancheria intima femminile. La mussola di lana, invece, ispirò i sarti della Belle Epoque.
La mussolina di cotone è , ancora oggi, usata per avvolgere i neonati. La sua leggerezza veste il neonato ricreando la sensazione rassicurante dell’utero materno.
In lana, cotone o seta che sia, la mussola continua ad essere essenziale soprattutto per i foulard.