New upcoming designers!
Il Circolo Filologico di Via Clerici non poteva essere ambientazione migliore per la creatività e l’estro di cinque nuovi designer Made in Italy, le cui creazioni hanno stupito e positivamente impressionato l’intera platea.
New upcoming designers, Chicca Lualdi con Beequeen, Cristiano Burani, Mauro Gasperi, Francesca Liberatore e Taibo Bacar, cinque talenti, promossi incoraggiati e seguiti dalla Camera Nazionale della Moda, che ci rendono orgogliosi della maestria e del buon gusto che da sempre caratterizzano la nostra moda.
Colori neutri ma decisi per Beequeen, bianco, tortora, blu cobalto, su tessuti scivolati quali la seta e il lino o più rigidi e avvolgenti come lo chantung e la pelle. Grandi ritagli geometrici su velate trasparenze per giacche ed abiti di grande effetto, alternati a tailleur dal taglio impeccabile e morbide tute con motivi lunari colore su colore. Notevoli il trench senza collo dalla linea leggermente scampanata e la giacca di matrice maschile resa decisamente fashion dall’alto collo avvolgente.
Cristiano Burani ci sorprende con paillettes, micro specchi e applicazioni romantiche per casacche ed abiti, in un vortice di innovativa femminilità. Tante le lavorazioni studiate per gilet, pantaloni e giacche: balze in camoscio unite a fittissime micro plissettature su blazer, shorts e lunghi abiti dal sapore contemporaneo. Brillanti i colori, dal giallo intenso al fucsia, per finire al verde smeraldo in un gioco di patchwork ed eco pellicce.
Mauro Gasperi porta in passerella LA FéMME, giocando abilmente con vistose cerniere in nero ed oro per gonne e camicie in seta, o con applicazioni geometriche sui pantaloni stretch bianco candido o sulle gonne in suede dall’aurea esotica. A completare i look, corpetti avvolgenti e giacche in seta bianca dalla linea sinuosa.
Francesca Liberatore punta su colori decisi e caldi come il bronzo ed un intenso grigio perla. Tante le stampe, dalle ampie t-shirt ai micro gilet, che accompagnano morbidi gonnelloni al polpaccio tie & dye. Molto interessanti i cappelli scultura, con minute lavorazioni di perline e paillettes, portati alternativamente rigidi o più scivolati sulla nuca.
Per finire, Taibo Bacar. Il tessuto centrale della collezione è la pelle, utilizzata per gonne a vita alta, abbinate a top stampati, o come applicazioni sulla seta degli abiti. Belle le sciarpe, rigide al collo su un tessuto stampato in seta.
La passerella di questi giovani designer ci ha convinti della reale possibilità di cambiamento ed innovazione, non tanto per la scelta di insoliti tessuti o abiti stravaganti, ma piuttosto per la grande maestria nell’accostamento di trame e materiali e per l’innovatività del risultato. Gli abiti sono freschi, divertenti, ben fatti, nuovi e soprattutto portabili.