New York, New York!!! Rani Zakhem veste per i red carpet
Una collezione da red carpet. Ma non potevamo aspettarci niente di più semplice e di più mattutino. La donna vestita da Rani Zakhem per la quotidianità -non pensiamo che debba andare personalmente al mercato, ma forse per fare shopping in città, uscire con amiche al pomeriggio, accompagnare i figli, e posto che, nonostante le sue disponibilità economiche, è un avvocato famoso o una imprenditrice di successo che veste in modo elegante, ma rigoroso-, per questi momenti deve ricorrere ad un altro stilista.
Solo abiti per la gran soirée sulla passerella di Altaroma, abiti per un party esclusivo dove principesse o mogli di facoltosi uomini d’affari sfoggiano l’ultimo acquisto in un famoso atelier; per il ricevimento del matrimonio tra reali, tra star del cinema; o per un evento mediatico come può essere la consegna degli Oscar. Unici palcoscenici per i quali gli abiti da sera di alta moda fungono ancora da status symbol: dicono ad una platea, che oggi è immediatamente mondiale, sicuramente che si è ricche, che si appartiene al mondo dei magnati o dei famosi. Ma non sempre, nonostante il capitale investito, sono in grado di dire che si è eleganti.
Lo stilista di origini libanesi, ma con casa a NY si è lasciato affascinare dai grandi stilisti d’America, in primis Charles James, poi Oscar de la Renta, ma principalmente dalle atmosfere hollywoodiane degli anni 60-80, e ciò si legge anche nello stayling di una delle modelle, bionda capello mosso stile anni 50, le altre sono brune e pettinate col riga laterale, gel e capello assolutamente piatto. La modella bionda indossa un abito aragosta, corpino lungo, scollatura a cuore parzialmente drappeggiato e decorato con perline che disegnano stelle di mare, gonna corolla alla caviglia, degno di Ginger Roger; riappare con un abito nero, tra i pochi della collezione spacco sulla coscia sinistra decoro in vita di cristalli.
Rani scegli fondamentalmente due linee per i suoi abiti: la linea sirena accostata al corpo, ottenuta anche con tagli verticali,che si ampia sul fondo e la linea corolla movimentata o più costruita e arricchita da grandi fiori in tessuto in differenti nuance rispetto al corpetto drappeggiato. Talvolta la semplicità della linea è valorizzata da drappeggio, pizzi e ricami, a volte l’unico decoro dell’abito, se è a vita lunga, è una sottile cintura al punto vita. Ciò che richiama maggiormente l’attenzione sono i grandi decori rappresentati da esorbitanti fiori in tessuto su una spalla, sullo scollo; a loro volta anche ornati con cristalli per un abito nero, oppure esorbitanti fiocchi posizionati in vita, sul fondo schiena, su una spalla.
Semplice con ricami sul corpino e sul fondo della gonna, l’abito da sposa. Da non trascurare in tutta la collezione i disegni dei ricami in stile Art Déco, evidente in modo significativo nell’abito tulle rosso doppiato da un tunica ricamata e nel corpino di una abito oro; meno riusciti ci sembrano le applicazioni di pietre colorate su abiti color pastello giallo o quelli sempre di pietre celesti sul corpino e la gonna tulle dell’abito color carne o le stelle marine color aragosta su un abito bluette. Forse il contrasto di colori ha nociuto alla riuscita do questi abiti; difatti ci sembrano più eleganti quegli abiti dove le applicazioni, pietre e cristalli, mantengono la nuance del tessuto. Di effetto invece il grande disegno oro su 2 abiti, replicato per un grande fiocco sulla spalla di un abito nero.
Ultima osservazione gli abiti hanno tutte le spalle nude come si conviene ad abiti da red carpet, ma Rani Zakhem ha saputo offrire una immagine di donna seducente aliena dall’ostentare sensualità e trasparenze sexy per richiamare l’attenzione su di sé