Non solo sfilata
La moda deve necessariamente mettersi in mostra, farsi vedere. Pur essendoci strategie di comunicazione diverse, essa deve avvenire necessariamente ed esclusivamente attraverso strumenti visuali: immagini o eventi immagine. Tra questi il più tradizionale, quasi un rito, è la sfilata. Ma c’è un altro modo di mettere in mostra l’abito. Liberarlo dalla costruzione dell’evento e mostrarlo per ciò che è. Così sceglie di presentare la sua collezione Piazza Sempione, una linea di abbigliamento e accessori donna con sede a Milano, e presente sui mercati di New York, Düsseldorf, Tokyo e Seoul
La moda deve necessariamente mettersi in mostra, farsi vedere, richiamare su di se l’attenzione. Pur essendoci strategie di comunicazione diverse, essa deve avvenire necessariamente ed esclusivamente attraverso strumenti visuali: immagini o eventi immagine. Tra questi il più tradizionale, quasi un rito, è la sfilata, dove l’abito,-la collezione- è presentata ai compratori e alla stampa. L’atmosfera messa in scena non ha come finalità che l’abito sia acquistato -ciò avverrà in altri luoghi-, ma caricato di un peso simbolico, di un plus di visibilità: deve essere guardato, ammirato e tutto ciò servirà a rafforzare nell’immaginario collettivo, la griffe, il nome dello/a stilista. La stampa di moda vivrà dell’evento sfilata per lungo tempo fino alla prossima presentazione di stagione.
Ma c’è un altro modo di mettere in mostra l’abito. Liberarlo dalla costruzione dell’evento e mostrarlo per ciò che è, lasciando scorgere immediatamente il sapere tecnologico, qualità del tessuto, taglio, accuratezza dei particolari che si accompagnano ad una sobrietà di concessioni alla moda del momento.
Così sceglie di presentare la sua collezione Piazza Sempione, una linea di abbigliamento e accessori donna con sede a Milano, e presente sui mercati di New York, Düsseldorf, Tokyo e Seoul.
Il capo può essere guardato, toccato, esaminato. Lo stile è classico; ma le inedite combinazioni di tessuti o dei colori e la tecnologia utilizzata nel trattamento dei tessuti, rendono la collezione contemporanea. Gli abbinamenti sono suggeriti in modo molto moderno. Il cappotto di doppio panno garzato, blu con inserto grigio è abbinato ad un top leggerissimo di raso bicolore blu e beige, la mantella di astrakan è portata con gonna dritta di demin.
Anche capi più informali sono preziosi: la matellina è di breschwanz, la classica maglia a V è di cashmere. La vestibilità è il carattere distintivo di tutta la collezione, i pezzi si possono mischiare secondo la libertà di interpretazione di ogni donna.