Pazze per le borse!
l libro non è nuovo, ma il legame tra la donna e le sue borse è sempre attuale.
Paola Jacobbi raddoppia il successo di “Voglio quelle scarpe!”, tornando in edicola con “Pazze per le borse!” – una monografia ricca di aneddoti divertenti dedicata ad uno dei più grandi amori dell’universo femminile. Un libro che ci aiuta a scoprire perché alle donne le tasche non bastano mai.
La borsa è femmina. Non lo dice solo la grammatica. Lo insegna la realtà.
Diversamente dagli uomini, alle donne le tasche non basteranno mai. Ogni donna ha bisogno di portare parte del suo mondo con sé per far fronte ai mille e più imprevisti della vita. Paola Jacobbi, nel suo ultimo libro Pazze per le borse! (Sperling & Kupfer, 2005), scrive addirittura che la borsa incarna quel sogno di perfezione e completezza che rende ogni donna ad un tempo forte e vulnerabile. Aggiunge anche che dietro ad ogni borsa, dietro al modo che ognuna di noi ha di portarla in giro, c’è una storia da raccontare.
Se ci pensiamo bene, è vero che la borsa segna il confine tra il nostro volto pubblico e il privato, perché dice sempre qualcosa di noi, mentre nasconde qualcosa d’altro. In una elegante 24 ore di pelle si potrebbero trovare, infatti, un’agenda straripante di impegni, il ciuccio di un bambino, un rossetto da femme fatale e una ricetta per le marmellate rubata alla mamma. Ma, in fondo, non abbiamo bisogno di sbirciare il contenuto di una borsa per capire che donna abbiamo di fronte. La borsa in sé è rivelatrice della sua condizione sociale, del suo stile di vita e – perché no? – del suo carattere.