Per la P/E ’09 Piazza Sempione mette in scena “gourmandises”: un piacere da guardare, sentire e toccare
“Gourmandises”: golosità. Parola chiave e manifesto delle proposte di Piazza Sempione, un piacere per gli occhi e per il tatto. La collezione si divide in due macro aree: Piazza Sempione e Piazza Sempione Blu. Nella prima giocano un ruolo di primo piano i colori forti. In Piazza Sempione Blu spiccano i tailleur, caratterizzati da tagli maschili, dritti, pensati per una donna giovane, fresca, in carriera, che ha la necessità di sentirsi bene con se stessa in ogni situazione, al lavoro e tra gli amici Fanno da sfondo i molteplici accessori: sandali, borse, orecchini, collane, fasce per i capelli
Arte e moda: quale relazione tra i due fenomeni? È lecito parlare di interdipendenza? Il nodo è di sicuro uno dei più controversi del dibattito culturale e la sentenza ardua da pronunciare. Eppure, nella collezione primavera estate 2008/2009 presentata da Piazza Sempione, il filo rosso che legherebbe i due fenomeni si palesa nelle linee, nei colori e nelle forme di abiti concepiti come una tavolozza sulla quale l’artista proietta il suo punto di vista sulla realtà. Il percorso emotivo che trasferisce la realtà oggettiva, così come viene percepita dall’artista, sui tessuti, attraverso disegni geometricamente confusi e colori forti e decisi, è evidente in abiti quali la “giungla espressionista” e lo “scarabocchio floreale”. Le due creazioni fanno da cornice ad una collezione studiata nei minimi particolari e caratterizzata da una precisione sartoriale che mette in scena l’eterna unicità del made in Italy.
“Gourmandises”: golosità. Parola chiave e manifesto delle proposte di Piazza Sempione, un piacere per gli occhi e per il tatto. La collezione si divide in due macro aree: Piazza Sempione e Piazza Sempione Blu. Nella prima giocano un ruolo di primo piano i colori, dall’arancio allo zafferano, per passare al rosa confetto, al fucsia, al viola, al verde e al blu. I tessuti utilizzati, che comprendono il jersey, il lino, particolari tipi di seta lavata, la viscosa, il camoscio, vengono declinati attraverso tagli che denotano un’accuratezza sartoriale e un’attenzione al particolare, senza però mai degenerare nell’ eccesso e nella pomposità.
I motivi, in parte floreali e in parte geometrici, si innestano perfettamente sulla vasta gamma di stoffe selezionatissime che si fanno portavoci di un’eleganza sobria ma innovativa, al passo con i tempi. In Piazza Sempione Blu i colori si fanno più tenui, predominano i toni pastello della vaniglia, del burro, del verde acqua, della clorofilla e della camomilla. Tanti i tailleur, caratterizzati da tagli maschili, dritti, pensati per una donna giovane, fresca, in carriera, che ha la necessità di sentirsi bene con se stessa in ogni situazione, al lavoro e tra gli amici. Cattura l’attenzione il cappottino in seta lino dal disegno ” originale tappezzeria francese inizio 900″, che denota una particolare sensibilità estetica, già ravvisabile nella sola scelta dei colori, acquamarina, menta e grigio perla. Bluse e abiti in cotone metallizzato, bianco, verde e blu, diventano testimonianza della profonda ricerca sartoriale sui tessuti e sui loro possibili utilizzi.
Fanno da sfondo a tutta la collezione i molteplici accessori: sandali, borse, orecchini, collane, fasce per i capelli. Priorità assoluta: il dettaglio. Declinato attraverso l’uso di svariati materiali, tutti rigorosamente lavorati a mano. Simbolo di tale filosofia è la borsa “kiwi”, in pitone, sia nel verde che nel giallo, con una chiusura ricamo di osso e perline. L’offerta è completa. Infatti, accanto a pezzi unici come la kiwi, non sono da trascurare le shopping in pelle e camoscio e le pochette, presentate in una vasta gamma di colori, dai classici cuoio, testa di moro, nero, ai più eccentrici arancio, carta da zucchero, giallo e fucsia.
Piazza Sempione si colloca in una fascia di mercato medio alta ed è sicuramente un valido rappresentante della cura e della precisione tipiche del made in Italy. Con una diffusione che potremmo definire globale, considerando l’ubicazione dei punti vendita in tutta Europa, in Russia, in Giappone e negli Stati Uniti, la giovane casa di moda fondata nel 1991 si sta imponendo a livello internazionale seguendo chiare e rigorose direttrici stilistiche che fanno della semplicità e dell’eleganza i propri cavalli di battaglia.
Ci sorprende e ci rattrista constatare che una casa di moda come Piazza Sempione, interprete di un gusto e di un approccio allo stile squisitamente italiani, abbia nel bel paese un’unica boutique di proprietà, a Roma, e solo uno showroom a Milano, città in cui è ubicata anche la sede legale del marchio, acquisito dal gigantesco gruppo finanziario del lusso LVMH. Possono essere molteplici le cause dell’assenza di un marchio così competitivo, dal punto di vista della qualità e della ricerca, dalla scena della moda milanese, e di sicuro non è questa la sede per rintracciarle e indagarle.
Tuttavia, è da tenere presente una caratteristica fondamentale dell’industria della moda, in particolar modo quella italiana: la presenza di case di piccole e medie dimensioni, proprio come Piazza Sempione, ascrivibili a circoscritte nicchie di mercato.
Esse di sicuro rappresentano un punto di forza del made in Italy, per i notevoli contributi di ricerca, innovazione e unicità dello stile. È di fondamentale importanza che tali settori del sistema moda sopravvivano e continuino a dare linfa vitale ad un’industria soggetta a costanti sfide, di natura tecnologica, economica e stilistica.