Pietre preziose per la salute
Suggestionati dall’aura “New Age” che a fasi alterne torna a spirare sui nostri lidi, perfino i quotidiani più blasonati dedicano talvolta lunghi e seriosi articoli ai metodi di cura “naturali”, che mescolano principi scientifici e credenze prive di fondamento logico. Fra le terapie alternative trova posto anche la cristalloterapia, le cui origini si fondono con quelle della stessa umanità. Se ne può ritrovare una traccia nella Bibbia, il Libro dei libri, dove nel capitolo 28 dell’Esodo si parla della veste del Gran sacerdote Aronne, trapuntata di rubini, topazi, smeraldi, diamanti, scelti ed ordinati direttamente da Dio.
Secondo la “medicina dell’anima”, il potere risanante delle gemme deriva dall’affinità tra la struttura della materia costituente il nostro corpo e quella della pietra. Si è anzi scoperto che perfino le Piramidi d’Egitto avrebbero dovuto essere sormontate da un colossale cristallo al fine di captare e convogliarvi l’energia guaritrice irraggiata dall’Universo.
Ed oggi come allora ciò che si chiede alle gemme è di aiutarci a guarire dolcemente, sollevando innanzitutto il nostro spirito. Sia purificandoci il sangue nel caso dell’ametista, sia favorendo il nostro sonno nel caso dell’opale, sia rafforzandoci il sistema nervoso nel caso del turchese, sia potenziando la nostra vista nel caso dello zaffiro, solo per citare qualche illuminante esempio (o consiglio d’uso per chi vuole cominciare a mettere in pratica la teoria).
Ma le gemme e le pietre della Terra sono realmente energie viventi e salutari?
Il noto medico indiano Bhattacharya e molti suoi colleghi sostengono di aver ottenuto e documentato esperienze cliniche davvero eccezionali con la gemmoterapia.
Tra i pregi fondamentali di questa tecnica va indubbiamente sottolineata la quantità minima di “medicina” da utilizzare, con la quale però si possono curare numerosi disturbi. Inoltre, esistono opportune combinazioni di due o più gemme che potenziano l’efficacia dell’applicazione in caso di malattie particolarmente complesse.
La chiave di tali trattamenti sta nel produrre e fornire i “colori cosmici” carenti, neutralizzando nel contempo quelli in eccesso, secondo una teoria definita “oscillazione cellulare”.
Il meccanismo è in realtà molto semplice: ogni cellula vibra ad una certa frequenza e nel momento in cui questa si altera, si manifesta la malattia. La gemma rappresenta i diversi colori dello spettro solare ed i colori altro non sono che una gamma di frequenze, per cui quando i toni cromatici vengono trasmessi (mediante la vibrazione delle pietre) o somministrati (con estratti omeopatici), le cellule oscillanti alla stessa frequenza del colore migliorano la propria risonanza e riprendono così ad oscillare al livello ottimale.
Dotate di tinte pure e inesauribili nella loro attività di emissione radiale, le gemme sono assolutamente ideali per praticare un tipo di cura basato sulla teoria sopra esposta.
Alla luce di ciò, riportiamo qualche emblematica indicazione gemmoterapica.
Il colore blu, nella corrispondenza para-scientifica sistema-colore-gemma, è associabile al sistema nervoso, per cui lo zaffiro può utilmente essere impiegato per intervenire su nevriti, nevralgie, lombosciatalgie e gotta. Ottima la sua azione anche nelle cefalee ed emicranie e nelle affezioni della pelle, mentre combinato al rubino può curare asma e pericardite.
La perla si collega, invece, alle secrezioni organiche ed al colore arancione. La si ritiene efficace, quindi, nei disturbi degli apparati urinario e respiratorio. E’ parimenti sedativa, antidepressiva ed antifebbrile.
Come principale rimedio ai disturbi dell’apparato genitale si ricorre al diamante, gemma considerata antisettica e corroborante, indicata anche per le malattie epidermiche e le infezioni in generale.
Al sistema gastro-intestinale si associa il verde, dunque lo smeraldo, che pure eserciterebbe un notevole effetto ingrassante, al contrario del topazio, ritenuto benefico per la riduzione del tessuto adiposo, oltre che per i disturbi da raffreddamento.
Il corallo viene reputato straordinario in tutte le affezioni epatiche, nei problemi di cicatrizzazione e come antidoto contro il malumore.
Il rosso è il colore “cosmico”, invece, del rubino, il quale produce un effetto tonico sul sistema cardio-circolatorio e, pertanto, viene utilizzato per tutti i disturbi di tale apparato. Cura anche le malattie di ossa e muscoli, risultando particolarmente efficace sui bambini.
Cosa concludere, dunque, se non che la salute è davvero preziosa?