Pirelli in Wonderland: i costumi da favola di Edward Enninfull
La 45° edizione del Calendario Pirelli apre il sipario su un mondo fantastico e onirico brulicante di personaggi strani, stravaganti, eccentrici e bislacchi, provenienti tutti dalla fantasia di Lewis Carroll e della sua ‘Alice nel paese delle meraviglie’. Un romanzo geniale, fantastico e sottilmente satirico, in cui l’abile intrecciarsi di invenzioni linguistiche, ribaltamenti di senso, trucchi logici e circostanze assurde stimola a considerare la realtà da punti di vista inusuali.
Ed è proprio il mondo sotterraneo – impossibile e curioso – del celebre favolista che ha ispirato Tim Walker e i suoi 28 scatti, per una versione originalissima del racconto riletta tutta in chiave all black.
La scenografia e le installazioni surreali sono firmate Shona Heath, una delle più affermate direttrici creative in Gran Bretagna e il cast è un cast d’eccezione. Si alternano nei fotogrammi l’eclettica Whoopi Goldberg, la splendida Naomi Campbell, lo statuario Djimon Hounsou, la drag queen Ru Paul, il rapper Sean “Diddy” Combs e la bellissima Adwoa Aboah; tanto per citarne alcuni.
Questo adattamento diverso, originale ed inconsueto cattura subito e rimane indelebile grazie anche ai costumi che fanno da rifinitura e cornice ad una narrazione fotografica veramente di altissima qualità.
Tutti gli abiti hanno il timbro di un icona nell’Olimpo del mondo del fashion styling, Edward Enninful nuovo direttore di Vogue UK. Nato in Ghana e cresciuto a Londra, Edward ha una visione della moda del tutto unica e singolare. Fashion editor tra i più talentuosi al mondo è oggi una delle figure più influenti nel campo della moda e della musica grazie alla sua innata creatività e ai messaggi di forte impatto sociale nascosti dietro molti dei suoi lavori. Nel 2016 è stato per questo nominato Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico dalla Regina Elisabetta, proprio per essere stato in grado di introdurre nella moda tematiche forti e contemporanee come la diversità interraziale.
L’impronta di Enninful sulla favola di Alice è diretta e fantasmagorica. Riesce a trasformare tutti i personaggi in un quadro contemporaneamente teatrale ed antropico. La costruzione delle sagome è esteticamente molto efficace; decisamente imponente, ma comunque appropriata al contesto narrativo.
I costumi sono una descrizione sbalorditiva e ininterrotta dei personaggi. Motivi romantici ripresi dal mondo dell’arte antica si mescolano perfettamente con immagini araldiche riprese dal gioco delle carte; eclettici tagli sartoriali si fondono sorprendentemente con elementi rinascimentali riproposti in chiave giocosa per una modern version realmente molto accattivante.
La seduzione cromatica è superba: rossi rubini e sanguigni abbinati a seducenti ed ombrosi neri; gialli luminosi e rombi arlecchineschi legati a viola accesissimi e azzurri argentei. Esclusivi i tessuti che si rivelano nitidi, lucidi e lustrati; enfatiche le strutture opulente ed abnormi, impetuose le costruzioni sartoriali accentratrici di sguardi. Davvero un perfetto paese delle meraviglie!
L’immaginario costumistico di Enninful abbraccia tutte le creature di Carrol e del suo mondo rovesciato: Alice, il Bianconiglio, il Brucaliffo, la Lepre Marzolina, il Cappellaio Matto, il Ghiro, lo Stregatto, la Regina di Cuori e le sue creature di carta; tutti catapultati nella vaghezza della sua fantasia creativa.
Una bellissima storia degna di un palcoscenico teatrale.