Pitti Filati 64
Creatività, innovazione e soprattutto tanta ricerca. Pitti Filati si prepara per la sua 64a edizione a Fortezza da Basso (Firenze) dal 28 al 30 gennaio 2009.
Hurbanize-me Humanize-me è il titolo dello Spazio Ricerca di Pitti Filati, per presentare le tendenze della primavera/estate 2010.
“La nuova edizione di Pitti Filati investe sulla creatività e le tendenze, ampliando la sua natura di laboratorio, mettendo a disposizione del suo pubblico, dei buyer internazionali e dei fashion designer, una serie di strumenti utili alla ricerca e all’evoluzione del prodotto moda” dice Agostino Poletto, vice-direttore generale di Pitti Immagine.
Protagonista assoluta sarà la città moderna, frutto dell’urbanizzazione post-industriale, punto di attrazione e concentrazione di etnie, culture e costumi differenti che ruotano attorno all’uomo. Ma la nuova città è anche un mondo in miniatura che offre possibilità diverse a tutti i suoi abitanti, in qualsiasi momento dell’anno.
I cinque percorsi attraverso i quali si svilupperà questo tema saranno: Urban Camouflage, City SPA, Cityscape, Metropoli e Man at Work.
Lo Spazio Ricerca coinvolgerà anche la sezione Fashion at Work, l’area dedicata alle aziende di servizi e tecnologie più avanzate per il tessile/abbigliamento.
Grande attenzione anche alle ultime novità in termini di filati ecologici, etici e equo sostenibili, e le aziende di servizi, tecnologie e “bureau” di stile .
Lo Spazio Ricerca ospiterà inoltre uno speciale focus – curato dall’esperta di tendenze Ornella Bignami– nella quale saranno presentate le ultime innovazioni in tema di filati eco-equo sostenibili (un percorso di ricerca già avviato nelle ultime due edizioni), per approfondire la crescente attenzione nei confronti di filati con proprietà legate al benessere e alla cura personale.
All’interno del percorso, saranno presentati – per la prima volta – anche capi di abbigliamento e in maglia, punti selezionati dagli archivi storici dei laboratori di maglieria e delle grandi case di moda e sperimentazioni che mettono in scena le interazioni tra maglia e denim grazie alla collaborazione di aziende leader nel settore del denim, dei lavaggi, delle stampe, dei ricami e del decoro.
Il set allestitivo, curato dall’architetto Alessandro Moradei, utilizza colore e superficie come unico elemento narrativo per i differenti percorsi.