Professione “Consulente di Immagine”
Guarda il video sull’evento AICI di Milano in fondo all’articolo, con le interviste alle rappresentanti italiane
Consulente d’immagine?
Un figura professionale ancora poco conosciuta ed apprezzata nel nostro Paese.
Se dovessi cercare le ragioni di ciò penserei al fatto che abitualmente si lega la “consulenza” al solo abbigliamento, di fatto quando pensiamo alla nostra immagine personale pensiamo esclusivamente a ciò che indossiamo. E noi italiani abbiamo imparato già in fasce a considerare l’abito un fatto estetico, e quindi a curare l’abbigliamento come fattore di adorno ed abbellimento del corpo e della persona. Di conseguenza pensiamo che sappiamo scegliere per noi il meglio in fatto di abbigliamento.
Il consulente di immagine invece non si limita ad esaminare l’abbigliamento del cliente, fa anche altro; e poi considera l’abito non solo un adorno, ma più globalmente una comunicazione non verbale, qualcosa attraverso cui diciamo di noi più di quanto pensiamo ed immaginiamo: una risorsa che dobbiamo imparare a utilizzare e padroneggiare. La nascita della consulenza d’immagine si fa risalire alla pubblicazione del libro “Dress for Success”, uscito negli Stati Uniti nel 1975, L’autore, John T. Molloy, ancora oggi è considerato il padre della professione, perché introdusse il concetto dell’importanza dell’immagine e dell’abbigliamento per raggiungere successi professionali e personali.
Diciamo allora cosa fa il consulente di immagine. In sintesi aiuta il cliente a comunicare il giusto messaggio attraverso il proprio aspetto. E’ una figura professionale che consiglia e assiste i clienti singoli, gruppi o aziende, in merito a abbigliamento, trucco, look, carriera, galateo, comportamento, riorganizzazione e/o gestione del guardaroba e shopping. (Cfr. su Imore, nella rubrica la Filiera della Moda, il profilo del consulente di immagine).
Proprio perché la professione è ancora poco sviluppata in Italia, è risultato molto interessante la giornata di informazione promossa da quello che è stato chiamato “capitolo” -nel senso di sezione- italiano dell’AICI (Association of Image Consultants International) svoltasi a Milano il 21 novembre u.s. L’ Association of Image Consultants International (AICI) è una organizzazione non profit che raggruppa consulenti di immagine personale e aziendale di tutto il mondo. Mission della associazione è quella di elevare il livello di professionalità e di promuovere il riconoscimento professionale del consulente di immagine. L’AIC I conta 1227 membri in 49 Paesi sui 5 Continenti.
Obiettivo della giornata, esposto da Margherita Perico Presidente del capitolo italiano, e Fabiola Franceschi Vice presidente, era quello di presentare l’AICI e il Capitolo italiano non solo a chi già svolge la professione di consulente di immagine, ma anche a professionisti di aree affini, come personal shopper, hair stylist, fashion stylist, il truccatore, ecc. Attraverso poi l’intervento di Stefania Fornoni si è ben delineata la figura del consulente di immagine, le sue competenze; le qualità necessarie-sensibilità, curiosità, capacità di ascolto, senso estetico-; gli elementi del proprio personale codice etico -credibilità coerenza, comunicazione-; possibili clienti e come proporsi. Altri interventi hanno messo a fuoco aspetti professionali come l’approfondimento del tema del colore svolto da Cinzia Felicetti , il rapporto con il medico estetico, come fare networking.