Questione di stile n° 2
Da La Redazione
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» Aspettiamo i vostri commenti alla……Foto Fondazione Roberto Capucci
È difficile arrivare ad una concezione unitaria e assoluta della bellezza e altrettanto difficile è capire dove essa risieda. Il mondo della moda e dell’arte nel corso del tempo hanno proposto diversi ideali del bello, rappresentativi del contesto socio-culturale del momento.
“Dove sta la bellezza?” -abbiamo chiesto al Maestro Capucci- “Nei diversi dettami stilistici del mondo dell’arte o in una dimensione più interiore?”
Una possibile risposta risiede nelle parole di un cultore del bello quale è il nostro interlocutore.
Abbiamo bisogno della bellezza perchè “la bellezza salverà il mondo”. Ma dove sta la bellezza perchè io possa riconoscerla. In ciò che è armonico, in ciò rispetta certe proporzioni, che abbaglia con la luce o soddisfa gli occhi con i colori? In ciò che dilata la mia anima? In ciò che la acquieta e rassicura? Il naturalista mi dirà che uno scarabeo è bellissimo, il matematico mi dirà che una certa formula è bellissima, il poeta mi dirà che una espressione o una parola è bellissima. Insomma cosa devo cercare per alimentare la bellezza interiore di cui parla Capucci e che io interpretro come un ideale di bellezza certamente mio, ma costruito sul bello che posso contemplare…..
Io penso che la bellezza esiste e come…!Dentro di noi, come dice il Maestro Capucci, e fuori. Si tratta solo di scorgerla, di non essere superficiali, ma di vivere con il cuore aperto ad ogni esperienza costruttiva ed emozionale. Di non farsi sopraffare dai falsi ideali di una società ignara del proprio decadimento.La bellezza vera è reinventare e reinventarsi; generare bellezza dalla bellezza ed evolverla in forme ed emozioni sempre nuove. La moda o l’arte sono solo un pretesto per dare vita a qualcosa che cambierà sempre aspetto: la natura e la creatività umana!
La bellezza si sviluppa negli occhi di chi guarda. E’un’interazione tra il mondo esterno e l’universo interiore che ognuno ha. E’ proprio un processo di comunicazione bidirezionale tra chi guarda e ciò che viene guardato. E’ un sistema di codici che crea messaggi e stimoli.
Tuttavia non sempre chi guarda ha nel suo interione gli strumenti per decodificare anzi guarda ma non vede nulla, tutto è uguale e condizionato dalla vita che vive.
Questa società ha bendato quasi tutta l’umanità , non c’è piu l’educazione all’osservazione, eppure l’umanità è sopravissuta grazie all’osservazione di ciò che la circonda.
Ora c’è solo frenesia, stordimento una selva oscura.
Allora si creano dei piccoli mondi comprensibili e si sostiene che è bello solo ciò che comprendiamo.
Ma la bellezza è altro, è un qualcosa che ci crea un’esplosione di sensazioni che ci travolge e ci rende incapaci di gestire le reazioni che il nostro cervello obbliga il nostro corpo a fare:
le lacrime, un tremore, il cuore che batte più forte, un capogiro, uno stupore una mancanza di respiro.
BRAVO è colui che riesce a guardare ed a vedere tutto ciò che gli stà intorno.
Ed a provare emozioni.
Un’altra questione è la sofferenza di chi può vedere ma non viene capito perchè non riesce a condividere le stesse sensazioni .
E’ vero, il mondo è bellezza, senza bellezza non potrei vivere