Recuperare la meraviglia
Abiti museali, di fascino irresistibile, senza tempo… realizzati con bottiglie in pvc, sacchi per l’immondizia, plastica da imballaggio, rete per gabbie, nastri, ecc. Benvenuti nell’atelier di Irene Sarzi Amadè, talentuosa stilista che vive a Sabbioneta (MN), la splendida cittadina icona rinascimentale fondata da Vespasiano Gonzaga Colonna nella seconda metà del ‘500 e dichiarata patrimonio dell’Unesco nel 2008. Dotata di una solida tecnica e di indubbia creatività, Irene è la “signora del riciclo”, in grado di realizzare capi di alta moda con materiali assolutamente contemporanei, attingendo con sensibilità all’arte del ‘900, in particolare al Futurismo e alle avanguardie cubiste, astratte, metafisiche. E’ dello stilista il fin la meraviglia, ci verrebbe da esclamare, parafrasando il poeta barocco Giambattista Marino, davanti agli abiti ed agli accessori più fantasiosi concepiti dalla stilista sabbionetana, abilissima nel far ”parlare” lingue nuove ai materiali da recupero combinati fra loro con pragmatica estrosità per caricare di storia e di storie prodotti di moda attuali. Irene Sarzi Amadè ci ha concesso questa intervista, in cui spiega la sua originale “poetica”.
1) Come è iniziata la Sua avventura nella moda del riciclo? E’ stata spinta da motivazioni più etiche o estetiche?
La mia avventura nella moda del riciclo è iniziata nel 2005 ad ECOMONDO di Rimini, dove ho partecipato come ospite nello stand di un’amica, presentando un abito da sera realizzato con sacchi bianchi e sacchi neri per l’immondizia; dopo questa partecipazione, mi è stato offerto uno “spazio espositivo” per alcuni anni a venire. Le mie motivazioni sono state più estetiche che etiche, anche se mi rendo conto dell’importanza dell’eco-sostenibilità e di come si possa fare campagna di sensibilizzazione per la raccolta differenziata e la riduzione dei rifiuti anche attraverso l’arte. Porvi attenzione significa contribuire ad un migliore utilizzo delle risorse e ad un maggior rispetto dell’ambiente.
2) Che materiali utilizza in prevalenza?
Utilizzo in prevalenza materiali come sacchi per l’immondizia, zanzariere, spugna, lattine, sacchi di juta, sacchi per il granoturco, latta, rame, rete antigrandine, alluminio, reticelle per limoni ed arance, carta da regalo, bottiglie di plastica, rete per cantieri, contenitori del latte, plastica da imballaggio, rete per il confezionamento dei fiori, fili elettrici, tappi in plastica, carta da giornale, scarti di fabbrica, copertoni da bicicletta, camere d’aria, schede di apparecchiatura audio-visiva, nastri e spille.
3) Nota pregiudizi da parte di qualcuno nei confronti dei materiali riciclati?
Non ho notato nessun pregiudizio, anzi, ho rilevato interesse e soprattutto stupore per come riesco a trasformare questi materiali poveri ed inusuali in eleganza e raffinatezza.
4) Chi sono i Suoi clienti più assidui?
Lavoro per il piacere di creare e questo mi aiuta e mi dà soddisfazione, sono portata per questo, è una spinta che ho dentro di me e voglio esprimere la mia creatività. Ogni persona sarà libera di scegliere, di interpretare, di rifarsi a questa moda o sarà libera, forse anche di copiarla…
5) Nota più interesse in Italia o all’estero per le Sue creazioni?
Le mie creazioni sono state pubblicate nell’intervista della giornalista OLGA SILANTIEVA presente all’esposizione di ECOMONDO di Rimini, corrispondente per la rivista ECOLOGICAL MAGAZINE di Mosca (дзж). Inoltre da alcuni anni partecipo, nel settore moda, alla manifestazione WORLD BODYPAINTING FESTIVAL a Pörtchach sul lago di Wörtersee in Austria. In Italia partecipo a mostre d’arte ed esposizione di arte e riciclo. Noto sempre molto interesse sia in Italia che all’estero.
6) Dove trae ispirazione per i Suoi abiti e accessori?
Per creare i miei capi di moda, abiti e cappelli, mi ispiro alla natura, alle piante ed ai fiori, ma anche alle nuvole che mi ricordano i “drappeggi” che uso sagomare sui cappelli. Per i colori ed i “tagli geometrici” dei miei bustier, mi ispiro agli artisti del passato – mi piace molto Paul Klee – e naturalmente al futurismo, alle avanguardie cubiste, ma non solo…
7) Che percorso formativo e professionale ha seguito finora?
Per quanto riguarda la mia preparazione tecnica, già da piccola, in contemporanea con la scuola, ho seguito un percorso di apprendistato presso una sartoria. Ho un diploma di maturità professionale “DISEGNATRICE STILISTA DI MODA”. Ho frequentato un’accademia di Arte e Moda nel settore di modellistica femminile con tecnica francese. Sono un’insegnante di tecnica della moda (Modellistica di sartoria) per le scuole professionali superiori e post diploma.
8) Come commercializza i Suoi prodotti? E come si fa conoscere?
Mi faccio conoscere attraverso le mostre a cui partecipo oppure in internet, anche se non ho ancora un sito, ma faccio parte di RICICLARTE MATERIA ED ENERGIA. E’ un gruppo di artisti che creano utilizzando materiali di riciclo. A volte sono i galleristi stessi a “caricare” in internet le mie partecipazioni. Al momento le mie opere non sono destinate alla vendita.
9) Dove produce? Che politiche di prezzo adotta?
Produco nel mio piccolo atelier d’arte (così lo chiamo io), situato nella mia vecchia casa nel centro storico di Sabbioneta. Altro non sono che due stanze nelle quali mi rifugio e faccio scaturire le mie pulsioni creative. Le mie opere non hanno prezzo in quanto, come ho già detto, per ora non sono destinate alla vendita.
10) Quali sono le occasioni più adeguate per indossare i Suoi abiti, in considerazione dei loro componenti e del loro stile?
Gli abiti che creo sono principalmente di tre tipologie: da cerimonia, da sera e da sposa. Sono indossabilissimi, nonostante il materiale inusuale, quindi sono adatti, volendo, per le Grandi Occasioni…
11) Lei vive a Sabbioneta, storica città d’arte. Quanto influisce sul Suo essere stilista questo luogo “ideale”?
Le mura di Sabbioneta la difendono dal tempo. Nel suo silenzio trovo la concentrazione necessaria per isolarmi dal resto del mondo e creare.
12) Progetti per il futuro a breve e a lungo termine?
Per il futuro i progetti sono di partecipazione a mostre. Per esempio, dal 2 al 9 Aprile partecipo alla mostra di Arte contemporanea MIIT di Torino Internazionale Italia Arte. Poi dal 3 al 18 Maggio farò una “personale” a Home Gallery 1 Stile di Mantova. E ancora dal 6 al 12 Maggio a Firenze RIARTECO 2013 “RICONOSCIMENTO AL RIFIUTO” presso la Biblioteca delle Oblate, poi dal 16 al 25 Maggio la mostra proseguirà a Genova presso la Loggia della Mercanzia. Dal 10 Maggio avrà luogo la presentazione di una mini sfilata presso il Teatro all’Antica di Sabbioneta, mentre a Luglio sarò a Pörtchach in Austria e verso la fine dell’anno alla mostra di Arte contemporanea presso la Città del Vaticano.