Reinterpretazioni rock per Angelo Marani e Frankie Morello
La sfilata che ha aperto la settimana della moda milanese ha la grinta del rock anni ’80 e l’innocenza maliziosa dei fifties. Angelo Marani propone per la prossima p\e 2011 una collezione grintosa dai colori accesi che variano dal rosso al fucsia, dal turchese al bluette, dal geranio al giallo limone. Immancabile il chiodo, in versione black and white e corto in vita. Altro capo must della stagione, la Teddy boy, la giacca lunga, rossa, gialla o fuscia, con dettagli total black, che si porta sui pantaloni strettissimi stile biker e a t-shirt con righe alla marinara illuminate da strass.
Gioca a fare l’irriverente la donna di Marani, nei suoi strizzatissimi tubini, che si alternano alle balze dei mini abiti bustier e alle gonne in pelle plissettata, ondulata o con le ruches, dalle quali spuntano culottes stretch in pizzo san gallo. I tessuti sono ricamati con macro fiori e stampati: la collezione di Angelo Marani segna, infatti, il ritorno dell’animalier dalle tinte fluo, sugli abiti, sulle maglie elasticizzate e sui pantaloni a sigaretta.
Non mancano le paillettes, di quelle che al tocco di una carezza creano nuovi disegni e cambiano colore. E poi tanto pizzo, applicato anche sulle scarpe, aggressivi ankle boots, total black con dettagli gold, allacciati e stringati. Per la sera, ancora accostamenti giocosi e stravaganti: le camicie bianche o blu si portano su gonnelline – tutù d’organza colorata. Alla grinta pop, a tratti psichedelica, degli abiti si contrappone l’acconciatura: una composta coda di cavallo, l’altra faccia delle lolite anni ’50.
Anche la collezione di Frankie Morello ha un’anima rock, ma in questo caso è l’atmosfera seventies della West Coast americana a fare da sfondo. La passerella è una spiaggia deserta in fondo alla quale intravediamo un accampamento con tanto di camper old style, stendi-panni e tavolino da campeggio: siamo al risveglio dopo una lunga notte di concerto e l’aria è ancora adrenalinica.
Le modelle, bottiglie di birra alla mano, sfilano euforiche e ammiccanti nei loro abiti che prendono in prestito pezzi del guardaroba underwear, come le leggere e svolazzanti vesti da camera che si portano con disinvoltura sui mini dress. Si leggono ispirazioni anni ’70 e richiami vagamente gipsy nella collezione proposta dal fashion brand milanese.
Torna protagonista il denim: camicie, top, giacche lunghe, gonne e reggiseni di jeans, questi ultimi indossati sopra agli abiti leggeri e lunghi fino ai piedi. E’ un gioco di asimmetrie e accostamenti ribelli: la giacca e la camicia rivivono in un’altra forma se indossate capovolte con le maniche allacciate sulla schiena. Anche il pantalone muta natura e puo’ diventare un mini abito, mentre si portano con gli shorts o sopra i body bustier di jeans le morbide bluse in chiffon trasparente. I pantaloni sono a vita molto alta o molto bassa, in ogni caso, larghi e comodi. I colori sono tenui: predominano il giallo, l’azzurro, il rosa e il beige nei toni pallidi e polverosi come l’atmosfera da oasi in cui ci troviamo. L’accessorio, dai ciondoli sottili alle collane e ai bracciali metallici, è gold. Anche la cintura è dorata, così come i sandali dal tacco rigorosamente alto.
Terminata la sfilata si festeggia con spruzzi d’acqua. Cala il sipario e si torna alla realtà.