Renato Balestra: donna dandy e diva
Alla conferenza stampa Renato Balestra ha presentato la sua nuova collezione.
E racconta i due tipi di donna che propone ad Altaroma. Dandy elisabettiana con contaminazioni moderne e donna diva, holliwoodiana, sexy, inguainata in stoffe morbidissime, rasi e sete. Il tutto molto sofisticato. Molto nero, anche abbinato al bianco, per il giorno e la sera. I bianchi sono ricamati di cristalli, come se il tessuto fosse ricoperto di rugiada.
Lo stilista triestino preferisce il fascino alla seduzione. Il fascino è la luce che si emana naturalmente. La seduzione è un’arma per ottenere qualcosa.
Alla conferenza stampa Renato Balestra è vestito sportivo, Lacoste bianca e pantaloni blu (il colore dei suoi occhi)a righine bianche e reeboock ai piedi per parlare di una donna estremamente elegante, tra l’elisabettiano e l’holliwoodiano, quella della sua collezione autunno inverno 2007. Da Londra a Los Angeles, attraversando cinque secoli.
“Propongo una donna dandy con contaminazioni contemporanee – dice per prima cosa – e anche una diva, in abiti sinuosi, sexy, inguainata in stoffe morbidissime, rasi, sete”.
I colori must? “C’è molto nero abbinato al bianco, sia da giorno sia per la sera. I bianchi sono ricamati di cristallo, come se fossero ricoperti di rugiada”
Non poteva mancare il blu balestra,in un vestito drappeggiato in vita, davvero holliwoodiano, da diva.
Avvolta in un guscio, in mantelli misteriosi, ecco che esce la donna perla, con gli stessi colori madreperlacei.
Lo stile esabettiano si nota nelle camicie bianche con grandi e spumosi jabots.
C’è anche un po’ di Oriente per l’attenzione alla preziosità? “Amo l’Oriente. Ha molto da dare all’Occidente”.
Pezzi unici e difficili da copiare come i ricami di abiti ricchi, impreziositi, tessuti leggerissimi come il satin, l’enorme mantello di taffetà, il pizzo ricamato, i pantaloni rigati del tight, grigio, cappotti lunghissimi.
L’ispirazione? “Per disegnare una collezione ci vuole l’ispirazione. Mi ispiro a un viaggio, a un incontro, a un amore”.
Le donne più sofisticate? “Georg Sand, Carol Lombard (giovanissima moglie di Clark Gable), Grace Kelly e Lady D”.
Cos’è l’alta moda? “E’ discrezione, non scoop. Roma può dare molto in questo settore: ne ha le possibilità”.
La donna che preferisce? “Quella misteriosa, che non si svela subito, quella che porta con sé un po’ di mistero”.
Vestiti sofisticati che vanno bene per donne con una certa personalità. Già preziosi, non hanno bisogno di ulteriori orpelli. No quindi alla bigioteria, sì agli orecchini che danno luce al viso.
Donne seduttrici e con un po’ di frivolezza nei piumaggi? “Un po’ di frivolezza ci vuole nella vita. La seduzione è una cosa, il fascino un’altra. Il fascino è naturale, inconsapevole, innato, si ha dentro. Quando una donna entrando in una stanza emana luce e tutti la guardano. La seduzione invece è voluta, ha uno scopo, vuole ottenere qualcosa. La seduzione si usa, è un’arma”.
Quando si è eleganti? “Quando si ha l’abito giusto al posto giusto. Ci può essere un abito belllissimo, che sta benissimo, ma che è fuori luogo. E non è più eleganza”.