San Andrès Milano: Mexico mon amour
Andrès Caballero appare per la prima volta nel calendario ufficiale della Fashion Week milanese A/I 2023-24 con il suo marchio San Andrès Milano, anche se la sua presenza sulle passerelle milanesi risale al 2007 in una sfilata collettiva di giovani designer organizzata dalla Camera Nazionale della Moda a supporto di alcuni giovani stilisti emergenti; esperienza che ha ripetuto nel 2008.
La sua carriera la si può fare iniziare con la partecipazione nel 2012 al concorso organizzato da Vogue, “Who’s on Next” a Roma: è stato per lui un trampolino di lancio importante e per quattro stagioni ha sfilato a Roma. È lì che lo abbiamo conosciuto e lo abbiamo ammirato per quelle che già allora erano -e lo sono ancora- le sue caratteristiche stilistiche fondamentali: l’attaccamento alla cultura messicana che si fonde con capacità sartoriali ben assimilate. Capacità acquisite nel lungo periodo di formazione dal 2000 quando arriva in Italia per studiare Moda alla Marangoni, seguito da un lungo vagabondare tra Londra e Parigi, fino alla decisione definitiva di stabilire a Milano il suo spazio vitale e professionale.
Il salto dal periodo di formazione alla autonomia di esprimere le proprie idee avviene con un colpo audace: comprare dei tessuti e cucire personalmente una mini-collezione e presentarla in una piccola location durante la settimana della moda. La fortuna, che accompagna sempre gli audaci, gli permette di venderla sul campo a delle boutiques giapponesi. Ma, come abbiamo detto, è a Roma con il concorso Vogue “Who’s on Next” che avviene il viraggio verso una espressione professionale più personale, spogliandosi della preoccupazione del vendere il prodotto per agevolare la libera espressione della sua creatività.
L’opzione per Milano e per la Fashion Week milanese definisce la sua scelta stilistica primaria: l’attenzione alla lavorazione sartoriale attinta dalla tradizione del Made in Italy che ha appreso certamente nei suoi anni di formazione in Italia e confrontato con le altre esperienze parigine e londinesi. Tanto assimilata da fargli dire di sé stesso: “Prima ancora che un fashion designer, sono un sarto tradizionale”. Ma ciò che commuove e completa la sua cifra stilistica è -fortemente presente in questa collezione A/I 2023-24- l’attaccamento al Mexico suo Paese di origine. Oggi sa farlo con molto garbo rispetto ai suoi inizi, quando l’elemento messicano era troppo evidente e quasi impersonale. Il richiamo al Messico c’è, tanto nelle forme che nei colori ed è evidente, ma non è una minuzia che aggiunge un po’di folklore e di colore ad un capo di sobria eleganza; è esso stesso rielaborato per renderlo idoneo ad accompagnare un abito di sicura eleganza metropolitana e cosmopolita.
La nuova collezione parte da una interpretazione personale del gusto Cowboy che rende gradevolmente ironica la mise in questione e contemporaneamente ci indica alcuni elementi di tendenza per il prossimo inverno: il corsetto, la stola, il cappello e gli stivali. Se il corsetto sembra ingabbiare la figura femminile; gli stivale e il cappello danno una nota di carattere; le gonne ampie a ruota, tipiche del vestire messicano, restituiscono un pizzico di romanticismo a una donna moderna ed elegante ma pur sempre legata al suo paese di origine proprio come il designer da cui ci aspettiamo prove sempre più convincenti