Scognamiglio tra surrealismo e neoplasticismo
Astratta, essenziale, geometrica. Così descrive Theo van Doesburg nel manifesto De Stijl (Lo stile) la nuova forma d’arte a cui ha dato vita con Piet Mondrian e designata con il nome di neoplasticismo. La sua visione spaziale sintesi di geometrie e colori puri si traduce nella sua pittura nell’uso di colori primari e forme geometriche elementari, come linee e quadrati.
Raccogliamo queste considerazioni nel tentativo di ritrovare nella collezione di Francesco Scognamiglio l’ispirazione o il tributo dichiarato dallo stilista dal neoplasticismo dell’artista olandese. Ci sembra di riconoscerlo in una parte della collezione dove effettivamente è possibile individuare forme geometriche precise, essenziali e costruzioni astratte. Ci è parsa la parte più riuscita della collezione ed anche più nuova per lo stilista napoletano che si presenta in questo modo con un rigore per lui inusuale. In una seconda parte ci sembra invece di trovare una vena surrealista. Materiali diversi e colori diversi dividono le due parti della collezione.
Ma aldilà della ricerca della “autenticità” dell’ispirazione, guardiamo la collezione.
Domina decisamente la pelle o materiali tecnici proposti per le gonne a vita alta anche a pieghe cortissime o lunghe ma con profondi spacchi laterali, copri spalle e tailleur pantalone rigorosamente neri che regalano una atmosfera dark, una immagine femminile sensuale ed aggressiva. Poi le pelli naturali: pellicce cortissime e voluminose. Inserti di pelle e profili neri sui grandi revers di una giacca over bianca creano un gioco di grafismi. Il gioco bianco/nero si ripete in altre uscite, l’abito bianco cortissimo con cintura e bordo nero,camicia immacolata, polsi, collo e sopramontura nera. Sorprendente è il fatto si tratti di profili in anguilla.
Poi i colori:il grigio in varie sfumature; il verde metallico e il rosa delle stampe surrealiste, il frutto che si apre, delle morbide camicie in twill di seta, nonché il rosa pompelmo dell’abito finale il più sorprendente della collezione.
Da sottolineare la costruzione della silhouette: spalle e maniche sono a volte importanti; il busto è enfatizzato all’altezza della cintura da drappeggi; la gonna è stretta ma con profondi spacchi o a pieghe ma piatte; talvolta l’ampiezza della gonna è data da pieghe sciolte; il pantalone è morbido con pinces e corto alla caviglia.
Le scarpe sono rigorosamente nere stringate, unica alternativa il rosa.