Sculture nella mente di Daniele Calcaterra
In occasione della MFW 2017 di febraio u.s., nella suggestiva Sala delle Cariatidi -sala dalle possenti pareti di specchi offuscati dal tempo, dagli alti soffitti e dall’ atmosfera bohèmien- messa a disposizione dei giovani talenti della Camera Nazionale della Moda Italiana, si è svolto il primo defilé di Daniele Calcaterra, già partecipante in passato alla manifestazione sebbene solo nella sezione presentazioni.
Materia, ricerca, composizione e scomposizione racchiudono i codici stilistici del designer che traccia forme carpite all’arte della scultura. Dichiara infatti di essersi ispirato all’artista statunitense Richard Serra, lo scultore dai tratti definiti, dall’ alternanza di curve e linee rette, dalle strutture geometriche solide energiche, l’artista dei metalli pesanti e arrugginiti, delle prospettive chiare e minimaliste.
Rigoroso lo stile, definiti i tagli, netti i volumi, chiari i contrasti. Volumi tipici dell’Haute couture contro linee asciutte, blazer e giacche dal piglio maschile ad enfatizzare una sensualità discreta, sicura e sincera, custodita e determinata. Le proporzioni, nuove, presentano un mixage tra tradizione e innovazione, rigore e fluidità definendo il carattere complessivo della proposta.
Cappotti dalle fogge scolpite ma anche destrutturate tipiche dei formati over. Pantaloni morbidi e femminili dalla vita alta e stretta; fluide tuniche dalle linee asciutte sezionate nei tagli, gilet lunghi e corti, avvolti attorno al corpo dalle vite segnate ma anche non.
I tessuti , nobili, virano dai mikado in seta cruda e pesante dalla tempra materica ai double di lana, ai crepe sostenuti. Angora e mohair tracciano disegni interessanti muovendo nuove proporzioni sulle mise presentate.
La palette dei colori danza su toni materici e terrosi, metallici e pietrosi. I bordò dialogano con i blu, i cammello, l’acciaio, i grigio chiari, i panna e poi ancora il blu -quasi nero.
Tutto è moderno e versatile, fatto di capi contemporanei ed autorevoli, metropolitani e cosmopoliti. Tutto, rappresenta un’ estetica in equilibrio tra l’imperfezione e la mutevolezza, tra tagli sartoriali ed eclettismo di pensiero.
Per un dialogo a tu per tu, con una donna sobria, sicura e solida.