Semplice ed elegante ovvero Luciano Soprani.
Alessandro Turci, direttore artistico di Luciano Soprani, porta in passerella una collezione che rispecchia fedelmente la filosofia della maison e per la quale si possono utilizzare molti aggettivi : essenziale, pulita, semplice e allo stesso tempo ricercata, elegante e pratica, confortevole e dinamica. Una collezione sapiente, adatta ad un momento che non consente sprechi nel guardaroba: così i capi sono coordinabili e intercambiabili tra loro; e i capi basici si distinguono per l’eleganza glamoure.
Anche il portamento delle modelle era armonico ed elegante, merito della scelta di scarpe bassissime.
La silhouette è affusolata e le linee fluide grazie anche ai tessuti che scivolano sul corpo senza segnare o irrigidire; le spalle sono scese e le scollature morbide. Sovrapposizioni di stoffe e volant accentuano la sensazione di leggerezza. Le giacche sono oversize. I pantaloni morbidi con pinces; le bluse sono con coulisse a vita bassa. L’abito è semplice, liscio, fermato in vita da una cintura dello stesso tessuto o bicolore.
L’unico dettaglio eclatante, che rompe la fluidità della linea, ma senza costringere la figura, sono le alte cinture intrecciate: per esempio, oro su una tuta melanzana, nera su quella gialla, o lavorate con pietre e paillettes o, ancora, arricchite da un gioiello sul davanti. Cinture che si abbinano bene per forma e colore alle borse. Ben riuscito l’effetto trompe d’oeil nelle sovrapposizioni di bluse (effetto già utilizzato per le camicie da uomo) in raso e nei giacchini di cotone.
Collezione composta preferentemente da blazer, sahariana, chemisier; non mancano i tailleur e specialmente i tailleur pantalone. Senza dimenticare il tradizionale trench della maison – proposto per la primavera estate 2010 – lungo alla caviglia o 3/4 e in colore mastica.
Molto ben realizzati, eleganti e chic negli accostamenti, gli intarsi di vario colore: davanti bianco, dietro beige o beige e nero come nella casacca su pantalone morbidissimo beige. Solo con uno sguardo ravvicinato scopriamo la ricchezza dei tessuti, che presentano applicazioni e ricami con pailletes minuscole e corallini in vetro colorati, a comporre le righe orizzontali per la bella blusa, la gonna, un abito; o le applicazioni di ossicini per gonna e abito beige.
Ad accompagnare i capi, ecco gioielli corposi e borse, che riprendono le lavorazioni delle cinture e sono bag a sacca o secchiello per il giorno e pochette in macro paillettes bombate e con chiusura in plexi per la sera. Le scarpe sono sandali flat alti alla caviglia o mocassini in pelle metallizzata.
La paletta dei colori è bella e armonica sia nei singoli pezzi, ma anche nella totalità della collezione. Caldo, il giallo tuorlo tipico di Soprani, ma belli anche i blu melanzana o copiativi, resi anche lucidi da riflessi argento, accostati al caramello e all’avorio; poi i grigi perla assolutamente eleganti mescolati con il bianco o sfumati; i verdi acqua, il noce, il nero spesso accostato al giallo, al bianco, al beige anche nello stesso abito e poi il mastice e il bianco. Le fantasie utilizzano i motivi floreali, gli sfumati e i rigati, o il ton sur ton, come nei blu utilizzati su spolverini e tute.
I tessuti sono leggeri: raso, cotone, tessuti di seta fatti con filati a fibra corta, poco ritorti, pelosi e soffici detti habutay, tessuti che valorizzano chiunque, ma anche pelli leggere.