Shailene Woodley: in perfetto equilibrio tra essenzialità ed abiti da tappeto rosso
Si parla continuamente della disparità di genere. Anche a Hollywood. Oltre ad una paga egualitaria, le star donne pretendono per sè ruoli di rilievo e sfaccettati davanti e dietro la macchina da presa. Bisogna dire che mai come in questi ultimi anni abbiamo assistito alla comparsa di personaggi femminili complessi ed in grado di cavarsela da sole, dalle principesse Disney senza prìncipi come Merida in “Ribelle-The Brave”(2012, Mark Andrews, Brenda Chapman e Steve Purcell) ed Elsa in “Frozen” (2013, Chris Buck e Jennifer Lee), fino al gran numero di ruoli principali riservati ad attrici nei nuovi episodi di “Star Wars”. In questo universo femminile in ascesa, non possiamo dimenticare l’incredibile successo di Jennifer Lawrence grazie alla saga di “Hunger Games”, tratta dai libri di Suzanne Collins.
Sulla scia della Lawrence, molte altre giovani attrici stanno affermandosi grazie a ruoli simili. L’esempio più eclatante rimane però Shailene Woodley, classe 1991, lanciata dalla serie televisiva “La vita segreta di una teenager americana”, in onda dal 2008 al 2013, dove interpetrava il ruolo di un’adolescente alle prese con una gravidanza inaspettata. E’ balzata poi in prima pagina grazie alla ragazza senza peli sulla lingua di “Paradiso Amaro” di Alexander Payne nel 2011, e si parlava per lei di una nomination all’Oscar, per altro non è arrivata; ma durante la stagione dei premi è riuscita a conquistarsi più di un riconoscimento. Due anni dopo ha ottenuto altettanti riconoscimenti per la timida ragazza della porta accanto, innamorata di un coetaneo alcolizzato in “The Spectacular Now” di James Ponsdolt; ma è stato nel 2014 che si è trasformata nell’idolo di milioni di adolescenti, grazie alla saga di “Divergent”, adattata dalla serie di libri di Veronica Roth, ed al ruolo di giovane malata di cancro innamorata di un altro ragazzo vittima della stessa malattia in “Colpa delle stelle” di Josh Boone, tratto dal romanzo young-adult di John Greene. Nonostante il grande impegno profuso nella saga (quattro episodi, l’ultimo in uscita nel 2017), è riuscita ad ottenere due ruoli in produzioni di enorme prestigio attese per il 2016: sarà Lindsay Mills, la fidanzata dell’ex-impiegato della CIA Edward Snowden, nell’omonima pellicola di Oliver Stone, e tornerà in tv nella miniserie “Big Little Eyes”, a fianco dei premi Oscar Nicole Kidman e Reese Witherspoon.
E’ sorprendente il fatto che possiede una personalità in contrasto con il mestiere che svolge: fervida sostenitrice di uno stile di vita vicino alla Terra, consuma alimenti biologici, si produce da sé i cosmetici, sogna di poter vivere in mezzo ai boschi e di riuscire a far convivere armoniosamente i suoi due mondi opposti. Sostiene che la moda ed il cinema sono due forme d’arte separate e l’unico motivo per cui porta meravigliosi abiti d’alta moda e sfoggia del trucco è perché le piace recitare ed oggi l’industria del cinema comporta anche questo. Certo una ragazza che non porta trucco, indossa abiti usati o dei suoi amici e spesso va in giro scalza non sembra corrispondere alla tipica immagine dell’attrice hollywoodiana, ma Shailene Woodley si sta dimostrando in grado di compiere scelte per il tappeto rosso che lasciano trasparire la sua personalità.
Infatti è in grado di conciliare il proprio approccio minimale con un codice di abbigliamento mondano, prediligendo linee semplici e facilmente portabili; in questo modo riesce a mantenere sempre un’immagine pulita e fresca adatta alla sua giovane età. Ciò si riflette anche nello styling: i gioielli sono sempre discreti e ridotti al minimo (raramente non sfoggia la sua collanina d’oro con ciondolo ad anello, un vero e proprio portafortuna); non porta mai clutch o pochette; il trucco è ridotto all’essenziale, alle volte sembra quasi assente. I capelli sono sciolti o pettinati in modo semplice: legati in una treccia, uno chignon od una coda di cavallo, quando ancora poteva sfoggiare la lunghissima e liscissima chioma castana; vagamente spettinati e sbarazzini oppure pettinati semplicemente all’indietro o con una riga ed impomatati, dopo che ha dovuto tagliarli (donando le sue ciocche in beneficienza) per “Colpa delle stelle” e successivamente anche schiarirli per “Divergent”.
La sua personalità emerge più facilmente quando sfoggia i pantaloni che permettono un approccio più rilassato, ma anche moduli diversi. Rivela una raffinata e matura androginità con la tuta di Elie Saab della pre-collezione per l’autunno/inverno 2015-16 -sfoggiata qualche mese fa durante la promozione di “Insurgent”, secondo capitolo del franchise di “Divergent”-, formata da lunghi pantaloni dritti neri e da un corpetto aderente accollato a maniche lunghe, in pizzo nero con ricami rossi e verdi, portata con decollettes nere a punta. Esprime un atteggiamento più giovanile e da maschiaccio con il completo avena di Dolce&Gabbana sfoggiato lo scorso anno, costituito da pantaloni pinocchietto e da un gilet abbottonato, portato con un top color avorio accollato a maniche corte ed ai piedi le francesine basse bianche di pitone “Fred” di Christian Louboutin. Altre volte volte le sue scelte si posizianano a metà strada tra queste due interpretazioni, e il suo modo divestire si dimostra giovane e fresco ma al tempo stesso elegante, come agli Indipendent Spirit Awards del 2012, quando ha indossato un top accollato ed a maniche corte di Christopher Kane, della collezione primavera/estate 2012, abbellito da disegni floreali composti da pietre gioiello oro, bianche e rosa, portato con lunghi pantaloni skinny neri e le decollettes nere con punta dorata “Duvette” di Christian Louboutin, cambiate con delle ballerine nere non appena finito di sfilare davanti ai fotografi.
Talvolta tuttavia sceglie degli abbinamenti molto meno convincenti. Essendo molto alta e slanciata è in grado di sfoggiare in modo invidiabile pantaloni lunghi ed aderenti a vita molto alta come quelli blu notte decorati con un pattern stampato bianco e rosso di ispirazione tribale di Isabel Marant, della collezione autunno/inverno 2015-16, sfoggiati agli Mtv Movie Awards di quest’anno; ma l’accostamento ad un con un top a maniche corte con largo scollo tondo a strisce bianche e nere creava un effetto di ridondanza. Contribuivano ad enfatizzarlo gli stivali neri borchiati, anch’essi della stilista francese, alti fino a metà polpaccio e con tacco alto, coordinati alla sottile cintura portata in vita.
Gli abbinamenti di stampe e tessuti multicolore funzionano meglio quando si tratta di vestiti corti, adatti alla sua frizzante gioventù, ma allo stesso tempo in grado di conferire un’aria vagamente matura; in questo caso lo styling minimale si presenta estremamente funzionale a porre l’abito al centro dell’attenzione. Ad esempio lo scorso anno ha sfoggiato un abito aderente, senza maniche, con scollo asimmetrico e lungo fin poco sopra il ginocchio, di Antonio Berardi, appartenente alla pre-collezione autunno/inverno 2014-15, in color verde pino con quadri scozzesi gialli, attraversato da una zip dorata serpeggiante, che sulla gamba destra apre un piccolo spacco, mentre nella parte superiore del vestito rivela un tessuto sottostante differente, indaco con applicazioni dorate di ispirazione stellare, che creavano un piacevole contrasto con gli alti sandali infradito argento “Athena” di Christian Louboutin.
Invece qualche mese dopo, ai Teen Choice Awards, portava un vestito di Peter Pilotto della collezione autunno/inverno 2014-15, composto da maniche lunghe aderenti, nere davanti e blu ceruleo dietro; corpetto anch’esso aderente con uno stretto scollo a V attraversato da tagli diagonali, che permettono l’alternanza del tessuto nero con una stampa multicolore astratta fino alla vita, circondata da due fasce bianche leggermente in oblique; gonna dritta, anch’essa divisa in tre pannelli, però verticali, dal più ampio in un tessuto di lana simile a chanel in bianco, nero e rosa mountbatten, qui si apre un piccolo spacco, a cui segue in pannello più piccolo, di colore nero, a cui ne segue un altro in cobalto. Per dare il tocco finale ad un look così ardito sono bastate le semplici decollettes rosse “Britton” di Kurt Geiger.
Ma un look di grande impatto si può costruire anche servendosi di una stampa sola, a patto che sia intricata e variopinta, come la composizione di farfalle e fiori dell’abito di Valentino della pre-collezione autunno/inverno 2014-15 sfoggiato nello stesso periodo, accollato ed a maniche lunghe, con una minigonna a pieghe che le conferiva un’aria più sbarazzina dei vestiti precedenti, assieme alle decollettes a punta rosa shocking “Bond” di Kurt Geiger, che accentuavano il gioco di colori dell’indumento.
Dettagli come questo accessorio, freschi e colorati, sono la soluzione di cui la Woodley si serve quando si tratta di smorzare un’abito dal taglio serio e maturo. Alla sfilata di Miu Miu per la primavera/estate 2015, ha abbinato ad un abito di Miu Miu rosa carne lungo fin quasi alla caviglia, attraversato da una serie di sottili cuciture a contrasto, con scollo a V e maniche lunghe con polsino, un paio di decollettes di vernice color pervinca. Non è il caso dell’abito di Mary Katrantzou appartenente alla pre-collezione autunno/inverno 2015-16 indossato quest’anno durante il tour promozionale di “Insurgent”, si trattava del corpetto, aderente, accollato ed a maniche corte, realizzato in un pizzo nero con un motivo a paisley su una base color carne, con dei pasley di dimensioni maggiori in due differenti tonalità di blu, carta da zucchero e cobalto, sullo scollo e sulla vita a formare una sorta di cintura. La gonna svasata verde pino, lunga fin sotto il ginocchio, confezionata in un impercettibile jacquard con un disegno raffigurante forme astratte, geometriche e non, e le alte mary-jane nere a punta le davano un’aria più adulta.
Anche quando si tratta di abiti lunghi da sera l’attrice americana mantiene lo stesso approccio. Il maggiore successo lo ottiene quando sfoggia abiti dalla linea essenziale in tonalità accese e sgargianti, freschi e frizzanti come l’abito su misura di Ralph Lauren giallo brillante indossato nel 2014 alla premiere hollywoodiana di “Colpa delle stelle”, senza spalline, con baschina ondulata e gonna dalla linea dritta, oppure più femminili e raffinati come il vestito senza maniche di Stella McCartney blu capri, portato qualche mese prima, alla premiere londinese di “Divergent”, che seguiva dolcemente le forme del corpo, con un modesto ma elegante strascico ed un delicato pizzo dal disegno floreale sullo scollo a V ed attorno all’apertura sulla schiena.
Altre volte, all’abito minimale viene aggiunto un tocco in più, grazie ad un dettaglio alternativo e contemporaneo, come alla premiere mondiale di “Insurgent” quest’anno, quando ha sfoggiato un abito bianco di Ralph Lauren accollato e con apertura sulla schiena, incluso nella collezione autunno/inverno 2015-16, che seguiva morbidamente le forme del corpo, con le maniche corte e la schiena realizzate con sottilissimi striscioline orizzontali nello stesso tessuto e colore, che davano in modo sottile ma raffinato l’idea di uno scheletro.
Nonostante la sua giovane età, riesce però a far funzionare anche vestiti estremamente minimali anche in tinte neutre, come il delicato Calvin Klein color platino della pre-collezione primavera/estate 2012 dalla linea morbida sfoggiato ai Critics’ Choice Awards nel 2012, con schiena nuda e scollo all’americana impreziosito da un semplice collare d’argento.
Tuttavia, alle volte un minimalismo esagerato può risultare scialbo e privo di vita, come in alcuni casi succede alla stessa Shailene Woodley, ad esempio alla premiere di New York di “Insurgent”, quando ha indossato un abito nero senza maniche di Ralph Lauren della collezione autunno/inverno 2015-16 ispirato allo smoking maschile, come si evinceva dal collo sciallato lungo il profondissimo scollo a V e dai tre bottoni che chiudevano la gonna nella parte in alto a sinistra, permettendo l’apertura di uno spacco a partire da sopra il ginocchio. Senza alcun dubbio la giovane attrice dà un’interpretazione migliore dell’androginità quando porta i pantaloni.
Anche gli abiti da sera vengono contaminati dalla sua predilezione per le stampe d’impatto ed i ricami multicolore, sfoggiando creazioni d’avanguardia come quella grigio metallizzato di Christopher Kane, appartenente alla collezione autunno/inverno 2012-13, indossata al Met Gala nel 2012, senza maniche, con colletto alto e che seguiva le forme del corpo, con un groviglio di fiori variopinti ricamati con fil di ferro e pannelli di pelle nera sulle spalle e sulla vita, dove sono presenti due strisce di differente ampiezza a formare delle sorta di cinture, oppure abiti più romantici e femminili come quello in color carta da zucchero realizzato da L’Wren Scott per la primavera/estate 2012, portato ai SAG dello stesso anno, senza maniche e con scollo a V, con taglio asimmetrico all’altezza del ginocchio, interamente in pailettes, con ricami floreali bianchi e rosso scarlatto.
L’attrice ventitreenne riesce in modo straordinario a far funzionare anche abiti d’alta moda, che solitamente riserva per i grandi eventi. Se “Divergent” l’ha fatta esplodere, è naturale che alla premiere del film, lo scorso anno, si sia presentata indossando un esplosivo abito bronzo metallizzato monospalla di Elie Saab Couture, incluso nella collezione autunno/inverno 2010-11, interamente ricamato con figure geometriche ed astratte in oro, argento e bronzo, con drappeggi sull’unica manica, lunga ed ampia, e sulla gonna, in modo da permettere la formazione di un orlo asimmetrico e di un alto spacco sulla gamba sinistra. Ai piedi i sandali di Stuart Weitzman, oro con un doppio cinturino oro ed argento, riprendevano i ricami del vestito.
Tuttavia, non è mai così femminile e romantica come quando sfoggia creazioni di Valentino, che siano della linea pret-a-porter, come l’etereo -per quanto il profondissimo scollo a V smorzasse l’innocenza del looke- e luminoso abito formato da vari strati di leggerissimo chiffon beige, appartenente alla collezione primavera/estate 2015, con maniche corte, fascia in vita, morbida gonna leggermente arricciata e sottili stelle marine di varia grandezza ricamate in pailettes argento scuro sull’intero vestito; oppure di quella couture, come l’abito bianco della collezione primavera/estate 2012 con cui ha solcato il tappeto degli Oscar nel 2012. Accollato ed a maniche lunghe con polsini, con un’alta fascia tra il seno e la vita, decorato con piccole spirali in un materiale che ricorda lo stucco attorno allo scollo, sui bordi della fascia ed in verticale sulla gonna lungo i fianchi e sul centro davanti, mentre ricoprono quasi interamente il corpetto davanti, formando una sorta di trapezio. Rappresentavara la grazia e l’eleganza personificata e si è anche concessa qualche accessorio, orecchini e anello. Nonostante ciò, in molti hanno criticato la sua scelta di mostrarsi in pubblico interamente coperta, essendo così giovane. La risposta della Woodley non è tardata ad arrivare: l’attrice ha sostenuto la sua scelta, affermando che per lei rappresentava quel tipo di classe e raffinatezza che ha sempre associato agli Oscar. Inoltre, essendo così elegante ma al tempo stesso così semplice, esprimeva alla perfezione la sua personalità.