Stefano Dominella: la moda riscopre lo stile
Il presidente di Altaroma e di Gattinoni, Stefano Dominella dice che è in atto un importante cambio di rotta nella moda: il ritorno allo stile, alla perfezione nei tagli, alla sartorialità. Per lui la donna più elegante è Sonia Gandhi, se per eleganza si intende anche modo di essere,atteggiamenti.
A quanto venderebbe a Condoleeza Rice il vestito con il faccione di Hillary Clinton?
A prezzo di listino, 20 mila euro.
Nessuno sconto, neppure a lei, donna di potere a partire dallo sguardo. Sorride Stefano Dominella, presidente di Gattinoni, la maison che ha proposto ad Altaroma gonne spettacolari con faccione giganti di donne potenti e che per questo ha fatto notizia.
Sarebbe felice di avere una cliente come il segretario di stato americano. Forse le vuole cambiare il look in senso romantico.
Per lui, presidente anche di Altaroma, la donna più elegante di questi ultimi anni è una piemontese, diventata indiana, Sonia Gandhi. “Lei ha un’eleganza anche interiore, nel modo di fare, di porgersi”.
C’è diatriba tra Parigi, patria dell’altamoda e Roma?
Roma ha siglato un protocollo d’intesa con il pret à porter francese, alla presenza dei sindaci delle due città, segno evidente che non c’è diatriba. Noi ospitiamo per gli stage negli atelier romani gli studenti di Parigi e le piccole aziende parigine ospitano i nostri ragazzi.
Alcune collezioni sono un po’ sottotono, come ogni anno?
Nell’alta moda non basta la creatività e la manualità. Ci sono molti giovani, creativi, bravi, che cominciano ora e non hanno i mezzi economici, come Consiglio, Lem.
Il tema di quest’edizione di Altaroma?
Roma, la Roma imperiale, di qui la tunica, i pepli di Guillermo Mariotto, il Rinascimento e la Dolce Vita, gli anni 60, ripresi in molte sfilate.
Cosa sta succedendo nella moda, si nota un ritorno all’eleganza?
La moda sta recuperando lo stile, dopo gli ultimi anni di attenzione solo agli accessori. Si sta riappropriando di ciò che le è proprio: tagli, un indumento fatto bene, una giacca perfetta. E questo si nota, dall’altamoda a Zara. E’ il cambio più importante degli ultimi 10 anni: il ritorno allo stile, nei tagli, nella costruzione.
E per la moda sposa?
Si rilancia l’abito corto da sposa, al ginocchio, che non si vede da anni, retaggio degli anni ’60.
Un capo che non tramonta?
Il tailleur nero, lo smoking
Il colore dell’anno?
Il verde in tutte le sue declinazioni, dal verde acido al verde bosco. Sempre di moda il bianco e il nero.
Perché il nero?
Le donne sono abituate a vestirsi di nero. Dà sicurezza è il più facile da indossare, si può sempre mettere senza dover cambiare accessori.
E’ importante come ci si veste, si comunica?
Oggi si vive di immagine. E’ fondamentale apparire. E per avere successo nel lavoro è determinante l’eleganza: bisogna vestirsi in modo appropriato.
Ha senso che continui ad esistere l’altamoda, rivolta a poche donne?
Fino a quando esiste la vanità femminile, il desiderio di unicità.
Quest’anno si pensa a Mosca, con la sfilata della stilista moscovita, nel luglio scorso si guardava all’India?
La Russia è uno dei mercati del futuro.
Stilista francese a cui si ispira Gattinoni?
(Ci pensa un po’) “Cloé, perché ispira femminilità, per il tipo di materiali, il tipo di donna”.
A che donna si rivolge la maison Gattinoni?
Donna giovane, che può avere anche 50 anni, con spirito giovane e personalità forte e ironica, che sappia mascherarsi.