Una donna ed un profumo: Parfum n° 1 di John Galliano
Cosa hanno in comune un pittore italiano di matrice purista, una nobildonna vissuta tra la fine dell’800 e la prima metà del 900 amata da Gabriele D’Annunzio, e l’attuale direttore creativo della maison Dior? La risposta è racchiusa nel packaging di un profumo che ricorda la toletta di una dama della Belle Epoque: Parfum numéro 1, prima fragranza femminile firmata da John Galliano.
L’opera pittorica di Giovanni Boldini ha conquistato la passerella parigina come fonte di ispirazione per la collezione P/E by John Galliano.
Contemporaneamente una serie di mostre hanno celebrato l’estro creativo e l’uso inconsueto del colore dell’artista, da “Giovanni Boldini nella Parigi degli Impressionisti” mostra presentata al Palazzo dei Diamanti di Ferrara quindi al Museo The Clark di Williamstown in Massachussets, dove sarà visitabile fino al 25 aprile 2010, alla galleria di dipinti intitolata “Boldini e gli italiani a Parigi” allestita presso il Chiostro del Bramante di Roma e conclusasi lo scorso 5 aprile.
Considerato uno dei maggiori esponenti del panorama artistico europeo fra la fine dell’Ottocento e gli inizi del secolo scorso, Boldini si trasferì in Francia nel 1871, illustrando con pennellate rapide e decise il periodo della Belle Epoque, “Parigi capitale del XIX secolo” e la società che attraversava una cruciale fase di cambiamento. Boldini racconta la natura inquieta e in divenire della femminilità, negli sguardi a volte languidi, a volte alteri, a volte solo profondamente malinconici delle protagoniste dei suoi quadri. Le sue donne sono “colpevoli” del reato di consapevole sensualità, sono attimi ritratti pieni di bellezza. Attratto dai salotti dell’aristocrazia e dell’alta borghesia il pittore ferrarese ricercava l’eleganza femminile, raccontava i dettami della moda e le evoluzioni del costume, dipingeva le protagoniste del Jet set internazionale tra cui la marchesa Luisa Casati.
Luisa Casati è il soggetto di due quadri “La marchesa Luisa Casati con un levriero nero” del 1908 e “La marchesa Luisa Casati con penne di pavone” del 1914. Mecenate e musa per pittori, scultori e fotografi, la nobildonna e collezionista d’arte italiana sarebbe il personaggio femminile più rappresentato nella storia delle arti, dopo la Vergine Maria e Cleopatra. Luisa Casati aveva un sogno: trasformare se stessa in un’opera d’arte, attraverso precise scelte di vita e le originali proposte estetiche delle sue mise. Interpretando in modo personale l’imperativo categorico di essere oltre i dettami fashion del momento, vestiva in modo stravagante, estremizzando i canoni di una moda morente e ideandone di nuovi. La figura alta, l’aspetto androgino, anticipavano la tendenza Art Déco dello stile di Paul Poiret.
Il viso era imbiancato quasi a calce, gli occhi profondamente bistrati di nero, come se indossasse una maschera, la marchesa amava tingere i capelli color rosso fuoco. Lo stesso trucco, un make-up drammatico e teatrale, giocato sul contrasto fra il candore del volto e l’uso di toni scuri per gli occhi, accompagnato da scenografici cappelli con piume e plateau altissimi, ha contraddistinto la collezione P/E proposta da John Galliano per il 2010. Nastri e lacci suggeriscono una femminilità neo-romantica mentre il pizzo e il tulle, le piccole balze e la seta, vestono in passerella una donna gotica e sensuale, avvolta per la notte in lunghi abiti neri, rosso carminio o di un delicato color ciclamino.
La nostra storia si conclude in un atelier parigino, racchiusa in una essenza. John Galliano ha dichiarato di essersi ispirato a una lettera scritta da Gabriele D’Annunzio, che evocava i contorni della figura dell’amata Luisa Casati “Adoro i capricci di questa donna. Quando cerco di immergermi nel suo mondo, sento il suo profumo e vedo le sfumature del suo trucco disfatto”. Parfum n°1 diviene accessorio indispensabile per completare il look fascinoso proposto da Galliano. L’Eau de Parfum rappresenta il lato notturno e seduttivo della musa, contiene note di rosa, violetta e lavanda, ambra e bergamotto, la bottiglia di gusto d’antan riproduce un abito viola degradante verso i toni del nero, il vetro cristallizza il movimento della mussola drappeggiata. L’Eau de Toilette ricorda lo chiffon con il suo flacone fra il lilla e il rosa pastello, racchiude note di violetta, iris e rosa, legno di cedro e muschio, rappresenta il lato diurno, la modernità e il romanticismo, della perfetta Galliano Girl.