Tamara de Lempicka per Milano Moda
Perché questo gemellaggio dell’artista polacca con Milano Moda Donna? Più di qualunque discorso di circostanza si può affermare che la scelta è assolutamente adeguata. Nelle immagini di Tamara de Lempicka c’è tutta la modernità del suo tempo, il culto per la mondanità, per la sperimentazione e la ricercatezza, il richiamo ai canoni estetici classici, un piglio sottilmente provocatorio, sfidante.
Due grandi bracieri, un tappeto blu e fiaccole a segnare il percorso che ha condotto gli oltre 400 invitati alla esclusiva anteprima della mostra dedicata a Tamara De Lempicka in Palazzo Reale a Milano. Gran cerimoniere della serata è stato il neo-assessore alla cultura della città, Vittorio Sgarbi, che ha contestualizzato le opere dell’artista polacca.Fortemente voluta dal Comune di Milano, il sindaco Letizia Moratti in testa, dalla Camera Nazionale della Moda Italiana, dal suo presidente Mario Boselli e dall’editore Mario Paloschi presidente di Arthemisia, la serata di presentazione ha visto un parterre eterogeneo che ha coniugato il mondo della politica, della moda, della finanza (era presente anche il finanziere Francesco Micheli) dell’editoria e della cultura.
Due grandi buffet allestiti per gli ospiti al centro della suggestiva Sala delle Cariatidi ben si inserivano in una coreografia che prevedeva luci soffuse, candele industriali ad ogni angolo e proiezioni delle colorate opere della Lempicka sulle volte della sala.
Ma perché Tamara e perché questo gemellaggio con Milano Moda Donna? Più di qualunque discorso di circostanza si può dire che la scelta è assolutamente adeguata e sono le opere della pittrice più universalmente nota, a dimostrarcelo. Nelle immagini di Tamara del Lempicka c’è tutta la modernità del suo tempo, il culto per la mondanità, per la sperimentazione e la ricercatezza, il richiamo ai canoni estetici classici, un piglio sottilmente provocatorio, sfidante.
Caratteri che compongono il mondo della moda anche ai giorni nostri. Tamara ha amato tutto ciò che è glamour: dagli abiti di Madame Schiapparelli, che era di gran voga negli anni Trenta, alle auto sportive, dal tipico taglio da cartellone pubblicitario o delle foto di moda alla cinematografia. Si può affermare che la Lempicka è la pittrice alla moda, interprete della moda per l’alta società dell’epoca. In alcuni dei suoi dipinti si ritrova l’iconografia di certe copertine di Vogue (specie quelle disegnate da Georges Lepape) in cui la donna elegante e moderna è ritratta sullo sfondo dei grattacieli di Manhattan.
Il contributo di Tamara de Lempicka alla pittura moderna viene inoltre esposto nel contesto della moda e del design degli anni Venti e Trenta; moda come parte integrante della sua arte, e lo dimostrano i suoi disegni di figurini, le pubblicità e le copertine delle riviste disegnate dall’artista; e pure della sua vita, come testimoniano le numerose foto in abbigliamenti alla moda e la frequentazione dei locali più moderni.
Proprio a Milano, nella galleria del conte Emanuele Castelbarco, Bottega di Poesia, che era situata in via Montenapoleone 14, avvenne la prima mostra personale di Tamara de Lempicka, nel 1925.
Se tutto ciò non bastasse per far comprendere le ragioni di questo connubio tra l’esposizione e le sfilate milanesi, si noti come tra i quadri presentati in anteprima ve ne sia una che più di tutte esprime questo stretta relazione tra la sua opera e la Moda: è il dipinto Les Amies (foto in alto) del 1928.
L’opera raffigura uno dei temi tipici della Lempicka, quei “duetti femminili” a mezzo busto. Decisamente donne del loro tempo trovano riscontro nella moda proposta all’epoca da Chanel, che imponeva cappellini “a la cloche” e capelli corti, la giacca in jersey a motivi geometrici, il filo di perle e i gesti spregiudicati e studiati delle mannequin.
Ma anche donne del nostro tempo, che ritroviamo puntualmente sulle passerelle alle sfilate della kermesse milanese della moda femminile italiana, come nell’immagine delle attuali sfilate p/e 2007 che ricorda le ambientazioni (o “duetti femminili”) della Lempicka.
Teniamo a mente che quando le sfilate saranno terminate, i gesti, gli sguardi e le ispirazioni che vi appartengono le potremo ritrovare anche a Palazzo Reale di Milano tra le tele di M.me De Lempicka.