Tendenza natura per la moda fredda
Elencare i trend è un po’ come dare i numeri, in senso proprio e figurato. Vago ma rassicurante, logico ma in fondo un po’ irrazionale, comunque un must di stagione. Cominciamo dunque a passare in rassegna le tendenze più cool della stagione autunno/inverno 2014/2015, premettendo come indicazione generale che la natura, la geometria, la fantasia si confermano protagonisti, all’insegna di una riscoperta morbidezza concettuale e materiale.
Le camicie, tanto per cominciare, si trasformano letteralmente in seconda pelle, nel senso che il tessuto si sublima in delicata nappa sottoposta a svariate lavorazioni, ad esempio traforata al laser da Tod’s o con ruches da Gucci.
I grafismi tengono banco un po’ ovunque, come certifica anche Valentino che attinge a modo suo alla op art, e come attesta oltralpe Givenchy virando sull’astratto, mentre fiori ed erba imperano da Louis Vuitton e Marc Jacobs, persino con qualche inserto “selvaggio”. Del resto, sdogana definitivamente il revival delle piume Ralph Lauren, in buona compagnia di Marni e pure Lanvin. Particolari che la dicono tutta sulla voglia di osare conferendo nuovi volumi e significati alle forme.
A proposito di forme, sarà l’uovo la musa ispiratrice delle silhouette nella stagione fredda, come nei capi in maglia di Fay, Miu Miu, Michael Kors, solo per citarne alcuni, lavorati in modo sofisticato e romantico, oppure in cappe, piumini e cappotti: si vedano gli avvolgenti capospalla di Salvatore Ferragamo che evocano le foreste da fiaba dei fratelli Grimm. Voglia di tenerezza? Chiuso ermeticamente nella sua pura perfezione, simbolo archetipico di fertilità e rinascita, l’uovo richiama icasticamente l’idea della forza creatrice della donna. Beneaugurante quindi!
In generale, eccezion fatta per qualche riferimento allo stile militare, le forme si addolciscono (talora a livelli “diabetici”) e si ampliano fino all’over-size come nei paletot che in alcuni casi arrivano alle caviglie, nei trench e nei poncho, nelle felpe sportive e nei pullover da “figlio di papà”, oltre che nelle pellicce (meglio se ecologiche). In fatto di morbidezza va segnalato il ritorno in grande auge del montone nelle giacche sia per lui che per lei, come propone Chloé, oppure come detta Ermanno Scervino con la sua vestaglia davvero originale, a cui fa eco da par sua Prada con un modello patchwork super-cool. A suggellare l’opzione confortevole, ecco che persino i tailleur preferiscono i pantaloni alla gonna e sotto le giacche esigono il tepore di un serioso dolcevita.
Non mancano tuttavia le citazioni degli abitini corti anni ‘60 con tagli a piombo e fantasie multi-color. Ma per chi vuole essere sexy (o semplicemente apparire tale) c’è la sera per “brillare”. In effetti sono glitter e oro ad illuminare la scena di ogni soirée che si rispetti, con il Lurex nel ruolo di leader, scelto da Antonio Berardi per eleganti tailleur d’avanguardia, da N° 21 per un soprabito decisamente chic, da Blumarine per le sue creazioni a più alto quoziente di artigianalità per valorizzare i dettagli preziosi cuciti da mani sapienti. Ad ogni modo, l’atout più “easy” per le ore piccole sta tutto nel mix glitter-oro-maglia-fantasia… e l’autunno/inverno sarà vostro!
Un cenno infine ai colori, che spaziano da un lato tra gli elementi naturali, prediligendo il muschio, la sabbia, il cipresso, la malva, la rosa in tutte le sue nuance ed i bagliori metallici di peltro e alluminio per ridare un po’ di tono alla palette; dall’altro puntano decisi sul rosso tropicale, sul blu più profondo, sul chiasso cromatico dei bonbon da luna-park.
Per quanto riguarda gli accessori, calzature in testa, non possono mancare gli stivaletti sopra la caviglia, rigorosamente con tacco, né gli stivaloni scuri che abbracciano la gamba sino alla coscia, né tantomeno le scarpe con le stringhe di gusto maschile, con zeppa o comunque comode rasoterra. Ma il massimo del comfort e della simpatia se lo aggiudicano gli smaglianti gambali di vernice grondanti di colore, muniti di tacchi importanti, ovvero “grossi&grassi” e dunque pratici. E poi largo alle sneakers per un agio perfetto, che Chanel fa indossare anche col tailleur confetto!
Sistemato il guardaroba, allora, non ci resta che attendere il “grande freddo”, già tutti col naso in su per scorgere i primi fiocchi di neve e sognare memorabili sciate… possibilmente senza dimenticare chi sente davvero il gelo dentro e fuori di sé. “Quando ero giovane e forte / non mi accorgevo / che l’inverno era sui tetti” (Roberto Roversi).