Tendenze A/I ’08-’09. I capi must della stagione.
Dovremo orientarci verso forme di eleganza meno ostentata, più lineare, ma allo stesso tempo più sofisticata e ricercata, dal momento che il sistema del prêt-à-porter sembra orientarsi verso un recupero della tradizione sartoriale e un concetto di lusso fatto di eleganza, di accuratezza nelle finiture, raffinatezza nei dettagli, perfezione esecutiva, che si accompagna ad una estetica sempre moderna.
I capi must della stagione: il cappotto; il trench; la maglieria; il vestito.
Riguardando con calma le immagini delle collezioni dell’ autunno inverno ’08-’09 presentate a Milano Moda Donna in febbraio 2008, ci confermiamo in una osservazione generale. Sarà utile tenerne conto al momento di rivedere il proprio guardaroba.
Dovremo orientarci verso forme di eleganza meno ostentata, più lineare, ma allo stesso tempo più sofisticata e ricercata, dal momento che il sistema del prêt-à-porter sembra orientarsi verso un recupero della tradizione sartoriale.
Un prêt-à-porter tutto italiano che ha alzato,-specialmente nelle prime linee- il suo livello di qualità definendo così un nuovo concetto di lusso fatto di eleganza, di accuratezza nelle finiture, raffinatezza nei dettagli, perfezione esecutiva, che si accompagna però ad una estetica sempre moderna. Un lusso che utilizza filati e tessuti classici rinnovati, grazie alle contaminazioni con fibre innovative, con colorazioni e trattamenti nuovi, con accostamenti a contrasto di pesi e materie. Un lusso che attinge anche ai capi più tradizionali modernizzandoli nelle forme e osando nelle occasioni d’uso.
Cominciamo dai grandi ritorni.
Il cappotto.
Il cappoto dell’A/I’08 non riesce a sostituirsi definitivamente al piumino. Il capo imbottito da parte sua si fa più couture per stare alla pari del trend di eleganza raffinata. Basta guardare quelli della passerella di Iceberg, i coloratissimi di Emilio Pucci, e le preziose scultura di Moncler. Blumarine trasforma ed impreziosisce le piccole giacche imbottite e le fa indossare anche su un abito da sera.
Ma torniamo al cappotto. Un capo classico dalle foggie nuove.
La forma del cappotto è rotonda perché questa è la tendenza di moda. Molti sono gli espedienti per dare volume, per costruire la forma ad uovo: una cintura in vita, i fianchi gonfi come se Marras avesse riscoperto il guardinfante ammirando “Las Meninas” di Velasquez, o con altri elementi stilistici. Le spalle sono arrotondate, le maniche a sbuffo chiuse ai polsi, o a raglan e poi larghe a lanterna. Il collo ha il taglio tondo senza revers oppure si tratta di colli importanti, avvolgenti come una sciarpa. Sono strati multipli che rendono importanti le spalle.
I più classici sono Max Mara, quelli di eleganza più sofisticata sono Bottega Veneta. Voluminosi contaminati da elementi stile militare o arricchiti da dettagli di pelliccia sono da Gaetano Navarra. Non eccessivamente voluminosi ma assolutamente i più inglesi sono Burberry.
Bianco con mantellina stile trench e alto obi di seta per Laura Biagiotti
Il trench.
E’ il must della stagione.
Impossibile pensare di non averne uno nel guardaroba. Da Burberry Prorsum è extra-large, con maniche a sbuffo. Sarà coloratissimo, di materiali nuovi, lucidi, ricoperto di piume(versione femminile di Icaro?).
Chissà che Burberry non ce lo proponga in neoprene nelle prossime collezioni donna, come lo abbiamo visto per l’uomo.
Nelle versioni più classiche della maison inglese, mono petto o doppio petto, con mantellina o senza, ecc.ecc., sembra sia il capo più amato dalle celebrità dello spettacolo.
Al trench si sono ispirati molti stilisti per proporre i loro capispalla. Ne hanno catturato la mantellina, le spalline, i bottoni, le tasche, le maniche ecc. ecc., la linea leggermente militare della sua origine; lo stile tipicamente inglese.
Reinterpretato nell’uso, magari arricchito nei polsi e nel collo da grossi coralli in tinta, come è stato presentato alle precollezioni Burberry, può essere portato anche la sera. Il più classico già lo abbiamo visto su un abito lungo, portato con una disinvoltura assolutamente ammirevole da Ulma Thurman.
La maglieria.
E’ un grande ritorno.
Ma le realizzazioni sono tante, compongono un caleidoscopio di possibilità. Diventano caldissimi e
voluminosissimi golfoni arricchiti da trecce o arricciature da Iceberg; quelli di forma più esasperata li troviamo da Gaetano Navarra. Cardigan lunghi e strutturati, ma a volte eccessivamente fluidi per Max Mara. Blumarine utilizza una lana spumosa rosa leggerissima per un capospalla da portare su un abito sottoveste, o golfini corti da portare su gonne a balze di tulle.
Anche Laura Biagiotti crea con la lana un soprabito leggero, naturalmente bianco, da portare su abito bianco.
La maglieria diventa quasi analoga dei petit robe noir per Pringle of Scotland. Maglieria leggerissima per abiti lunghi da sera completati da leggerissime mantelle copri spalle per Anteprima. Naturalmente sono in mohair o in kashmir. Noblesse oblige.
Per le occasioni più sportive sulla neve ecco il ritorno dei disegni norvegesi; Blugirl disegna dei bei grafismi bianchi su abiti grigio-ferro/nero, o rosso corallo sullo sprone o sulla gonna di maglia.
Antonio Marras compone degli originalissimi ponchos da portare su abiti di tulle; quasi a trasformare i classici cache-coeur da danza.
I dettagli da ammirare. I colli. Sono alti, ad anello, realizzati con una grossa treccia; sono voluminosi come una sciarpa girata molte volte.
Il vestito
Sulla linea dell’eleganza sobria e raffinata, meno ostentata e più lineare,non poteva mancare il ritorno dell’abito.
Anche questo capo rispecchia il trend della morbidezza.
La linea è fluida, dritta, minimale e segue la figura femminile. Burberry lo arricchisce con sciarpe di piume e collane a spine metalliche o a piastrine con disegni kashmir. I tessuti sono leggeri per mantenere l’abito in basso, svolazzante, e per permettere, nella parte alta, drappeggi, giochi di modellatura, composizioni di sapore orientale. La scollatura a V facilita gli incroci, o il finto plissè di Alberta Ferretti. La scollatura più alta e il tessuto più corposo danno molta più importanza e rilevanza alle spalle. La lunghezza è rigorosamente sotto il ginocchio. La vita è segnata con una cintura o con pinces che sottolineano la curva dei fianchi. Nell’espressione più raffinata l’abito è di un unico colore: una scelta operata da vari stilisti.