Tony Ward tra alta sartorialità, lusso e gioco degli opposti
L’haute couture di Tony Ward per l’autunno/inverno 2013/14, presentata in occasione dell’edizione appena conclusa di Altaroma, parte con l’immaginaria nostalgia per un antico concetto di lusso pur utilizzando visioni, ma anche metodi di lavorazione, particolarmente contemporanei come il ricamo al silicone, tecnica innovativa introdotta dallo stilista nella sua collezione estiva di alta moda. L’abilità sartoriale è evidente e il lusso emerge nelle creazioni, a partire dalla scelta di tessuti come i broccati, il pizzo e la garza stampata, nella gamma dei colori e dei temi rappresentati dalle forme e nei decori.
Il tailleur o l’abito lungo e bianco con fantasia floreale in blu ricordano, ad esempio, le decorazioni di antiche e pregiate porcellane cinesi. Tonalità oro caratterizzano creazioni lunghe e principesche in cui il satin più lucido si combina con fiori dipinti a mano, con ricami di perline e di filo di seta. Foglie laminate in oro ricoprono la gonna dell’abito champagne con intreccio sul busto che da vita allo scollo. Il bianco e l’avorio si coprono di sfumature platino e bronzo grazie a ricami e cristalli. Bello l’abito peplo dalla linea scivolata purissima e taglio trasversale sulla vita.
Il nero è come sempre elegante, quando è impreziosito da piccole greche in rilievo o quando lascia la schiena scoperta ma valorizzata da ricami.
Le creazioni non sono semplicemente blu, sono in blu royal, vanno dal miniabito con gonna svasata a strati di tessuto sovrapposti con stampa floreale, sfumature di bianco e di nero e corpino ricamato, all’abito principesco o a quello lungo e sexy, fino al modello a sirena con arabesco a soggetto floreale sul corpetto e sui fianchi. L’arte del mosaico rivive nell’abitino corto con tessere bianche e blu su base nude look. Bellissimo l’abito a sirena con corpino rosso intrecciato, con rami di corallo che si arrampicano dall’orlo e sui fianchi su sfondo bianco e comunque notevole anche l’abito che utilizza la stessa fantasia su modello dalla gonna ampia e corpino con rami di corallo stilizzati in rilievo ton sur ton. Il rosso, già colore dei manti regali, è un altro protagonista della sfilata che rispetta il passaggio dal corto al lungo degli abiti, in una collezione che non sembra amare particolarmente le mezze misure.
La capacità di coniugare gli opposti si svela anche quando, un materiale come la pelle viene utilizzato in modo originale e particolarmente elegante grazie a lavorazioni perforate al laser che si impongono sulla superficie nera del busto, come un ricamo o come versioni ingigantite di pizzo Sangallo, sovrapponendosi a gonne fluttuanti o contrapponendosi armonicamente a maniche vaporose nel miniabito fasciato. Il contrasto vive negli abiti bicolore bianchi e neri, nell’accostamento fra il nero e l’oro, nei tagli lineari associati a ricami ultramoderni o irresistibilmente retrò.
La sfilata si è conclusa con l’abito da sposa realizzato in prezioso merletto color crema e con perle di silicone che ricoprono la superficie di stoffa, simili a formazioni di neve.