Tutti pazzi per il vintage
Un po’ per passione, un po’ per moda: abbigliarsi con capi d’epoca fa sempre più tendenza, anche in Italia, dove il fenomeno del vintage è scoppiato decisamente più tardi rispetto, per esempio, agli Usa. E lo dimostrano i numeri: la prima asta di guardaroba allestita a Milano con gli abiti e gli accessori appartenuti a Evelina Levi Broglio ha registrato un afflusso totale di 2000 persone, di cui 500 partecipanti (quasi tutti privati frequentatori del quadrilatero della moda o conoscenti della Broglio), per un numero di lotti pari a 1436. Pezzi venduti: 1350.
“E’ stato un successone inatteso”, ha detto Rossella Novarini, responsabile delle relazioni esterne della Casa d’Aste il Ponte, dove si è svolta, dall’ 11 al 13 maggio scorsi, la vendita all’incanto dei tesori della signora del jet set internazionale. “Per noi era una incognita: soltanto nel 2000 avevamo organizzato la vendita di abiti di Yves Saint Laurent, ma allora l’impatto era stato decisamente meno interessante. Forse il vintage non era così di moda”. E sull’onda di questo successo, la casa milanese sta già lavorando all’allestimento di una seconda asta vintage, che si terrà a Febbraio, durante la settimana della moda.
Ma cosa muove la passione per gli abiti d’epoca? Se per molti indossare un capo d’antan è una forma insolita o poetica di comunicare se stessi, per altri non è altro che uno status symbol. E’ frequente, intatti, spiega Rossella Novarini, “la tendenza da parte dei giovani a sbarazzarsi facilmente di pezzi d’arredo ereditati, per potersi permettere, in cambio, una Chanel o una Hermes d’epoca”. E’ vero anche che, per i veri appassionati, continua la Novarini, “un Yves Saint laurent degli anni “˜80 equivale ad un quadro dell’800”, perché, in fondo, anche il vintage è una forma di collezionismo che porta a riscoprire nell’alta sartoria una forma d’arte.
Certo recuperare i vestiti dal baule oggi è anche un modo per risparmiare, ma quanto sono disposti a spendere per un abito o un accessorio del passato, i veri fanatici o le fashion victim? All’asta di Evelina Broglio, per esempio, i due abiti di Capucci sono stati aggiudicati, uno a 16mila euro e l’altro a 12.400 euro, una borsa di Hermes in coccodrillo a 26 mila euro, diritti d’asta compresi (pari al 24% del valore battuto). Come dire, quando il vintage non è ecofriendly.